Una vittoria fondamentale, scacciapensieri, la Nazionale vince la seconda partita della nuova gestione Spalletti 2-1 sull’Ucraina. Una vittoria figlia della determinazione e della voglia di vincere degli Azzurri, costretti a collezionare tre punti per non avere brutte sorprese. La vittoria sull’Ucraina è il frutto di un lavoro ben fatto, seppur in fase embrionale, in questi primi giorni agli ordini del tecnico di Certaldo. Un passo avanti importante nella corsa alla qualificazione per Euro 2024.
UNA BELLA NAZIONALE
Nei 90 minuti di ieri a San Siro si è finalmente vista una bella squadra. Mister Spalletti ha messo in campo il miglior 11 a disposizione e ha sfruttato le capacità offensive dei suoi centrocampisti. Proprio il lavoro delle mezzali in inserimento e costante proiezione offensiva anche sul pressing è stato decisivo. Il primo gol è frutto di un pressing ben riuscito e del perfetto posizionamento di Frattesi, freddo poi ad insaccare di fronte al portiere ucraino.
Tutto accade nel primo tempo, ma la Nazionale si distingue per un’ottima ripresa in cui legittima la vittoria. Gli Azzurri hanno sostanzialmente dominato nonostante il gol ucraino nel finale di primo tempo. Una rete subita frutto di qualche difficoltà difensiva, su cui è possibile lavorare, ma anche di un calo fisico inevitabile dopo 30/35 minuti ad alta intensità.
Le embrionali trame di cui si caratterizza il gioco del tecnico toscano si sono viste a sprazzi, ma ci sono ampli margini di miglioramento.
REAZIONE NECESSARIA
La vittoria di San Siro è una risposta necessaria dopo la prova opaca in Macedonia. Il pareggio di Skopje rischiava di mettere a repentaglio tutte le possibilità azzurre di qualificarsi alla rassegna continentale dove l’Italia difenderà il titolo conquistato a Wembley.
Ora la classifica parla chiaro: con una gara in meno rispetto a tutti nel girone, l’Italia ha 7 punti come Ucraina, Macedonia ed Inghilterra. Questo significa che la Nazionale di Luciano Spalletti usufruirà presto di un turno di riposo, dove in amichevole Spalletti potrà fare delle prove senza la tensione del risultato. Ma soprattutto questo significa che la Nazionale azzurra ha tra le sue il suo destino. Basterà infatti vincere in casa contro la Macedonia e pareggiare con l’Ucraina per essere essere certi del primo posto. Dando per scontato che gli Azzurri non avranno problemi con Malta.
LA NAZIONALE DIFENDE DONNARUMMA
La reazione della squadra si è vista nell’arco dei 90 minuti, compresa quella di Gigio Donnarumma. Al di là della buona parata sul gol ucraino, l’estremo difensore del PSG ha giocato col peso di migliaia di spettatori, probabilmente di fede milanista, che hanno fischiato il loro ex portiere per tutta la gara. Un match difficile quello del portierone di Castellammare di Stabia.
Nel clan azzurro sono state diverse le reazioni. Da una parte gli abbracci dei compagni, tra cui Frattesi che ha definito i fischi verso il numero della Nazionale: “Una roba indegna”. Il CT Spalletti, che aveva difeso e confermato titolare Donnarumma già alla vigilia, ha preferito mediare tra tifo, squadre e giocatore: “Se ci sono dei fischi, vuol dire che qualcosa non è piaciuto. Siamo dei privilegiati, dobbiamo stare zitti e giocare”.