Nelle ultime ore si è alzato un grande polverone nel Circus. Fan di Verstappen su tutte le furie per quanto accaduto
Da un paio d’anni a questa parte, il mondo della Formula 1 sta facendo i conti con un dominio schiacciante della Red Bull e di Max Verstappen in particolare. Il pilota olandese, dopo aver conquistato il titolo nel 2021 e nel 2022, nel campionato corrente ha ottenuto finora 12 successi su 14 gare e conduce la classifica piloti con ben 364 punti, 145 in più del suo primo inseguitore, il compagno di squadra Sergio Perez.
Il 26enne olandese ha instaurato una supremazia quasi mai verificatasi nella storia della massima categoria motoristica. Una supremazia che sembrerebbe destinata a durare ancora a lungo considerato che dispone di una vettura ampiamente più veloce di tutte le altre in griglia, eccezion fatta per quella di Perez.
L’unico modo per interrompere il suo dominio potrebbe essere un cambio regolamentare, un’ipotesi scartata senza se e senza ma dai vertici della Formula 1. Questi ultimi non hanno nessuna intenzione di sentirsi dire che manipolano l’esito dei Mondiali.
Giusto, anzi giustissimo, che le istituzioni sportive non vogliano intervenire. Ma oggi vogliamo parlarvi della questione sotto un altro punto di vista. Nelle ultime ore, infatti, c’è stato uno scivolone del CEO di Liberty Media – società proprietaria della Formula 1 – che ha scosso l’opinione pubblica.
Cosa è successo? Greg Maffei, boss di Liberty Media, stava facendo il punto della situazione sull’andamento della Formula 1 ad un evento organizzato da Goldman Sachs. Quando gli è stato chiesto del dominio di Verstappen, ha risposto: “È un fenomeno. Sta guidando quella che sembra essere la macchina più veloce. E lo sta facendo molto bene”. Fin qui, tutto a posto. Il polverone si è alzato nel momento in cui l’imprenditore americano si è trovato di fronte ad un’altra domanda: “Cosa possiamo fare per fermare Verstappen? A parte rompergli una gamba, come Tonya Harding, non saprei”. Il riferimento è all’ignobile aggressione commissionata dalla famosa pattinatrice nei confronti della rivale Nancy Kerrigan durante le Olimpiadi invernali del 1994 a Lillehammer.
Era il 6 gennaio quando Kerrigan venne assalita da un uomo che le bastonò la gamba destra. Dietro l’ordine di aggressione c’era proprio Tonya Harding. Episodio portato anche sul grande schermo nel film Tonya, con protagonista Margot Robbie. Insomma, non proprio un bella figura quella fatta da Maffei, che in queste ore sta ricevendo – giustamente – una valanga di critiche.
Questa sera negli studi di Sportitalia, ospite di ‘Aspettando il weekend’, c’era l’ex giocatore di…
La marmellata in testa alla classifica torna alla grande dopo la pausa, ed è bene…
Domani torna in campo la Serie A dopo la terza ed ultima sosta sosta di…
“Attaccare tutti insieme e difendere tutti insieme. È un obbligo, non un’opzione”. Chiaro e categorico,…
La Nazionale femminile conquista la "Billie Jean King Cup" ma i tifosi di tennis di…
Domani la Serie A ripartirà dopo l’ultima pausa Nazionali del 2024. A dare il via…