Un pareggio “pericoloso”, l’Italia di Luciano Spalletti all’esordio raccoglie un deludente pareggio sul campo di Skopje e si mette nei guai. La Nazionale azzurra ieri ha pareggiato 1-1, nonostante l’esordio del nuovo CT i problemi della selezione italiana restano. Ieri, la squadra azzurra ha deluso nel risultato ma la squadra di Luciano Spalletti ha mostrato qualche possibile buon sviluppo di gioco.
Tuttavia, la prossima sfida, quella di martedì sera a San Siro contro l’Ucraina, è già un’ultima spiaggia. Il girone premierà i primi due con l’accesso diretto al prossimo Europo e ora gli Azzurri si trovano distanti 3 punti dall’Ucraina.
La gara di Skopje e il 4-3-3 azzurro hanno faticato a trovare interessanti trame di gioco. Tuttavia, la squadra azzurra è stata troppo poco produttiva e le poche occasioni create, nate da ottime manovre, sono state però sprecate. A mancare, nonostante il gol poi segnato sulla respinta della traversa, è stata la finalizzazione di Ciro Immobile, nuovo capitano azzurro.
Un problema quello della finalizzazione del gioco prodotto che la Nazionale si trascina da tempo. Non solo da dopo l’Europeo, quando il ciclo di Roberto Mancini è parso spegnersi lentamente. Ma già prima, anche quando la situazione della Nazionale azzurra macinava gioco e risultati, sembrava mancare la finalizzazione dei centravanti. Ora però lo sviluppo del gioco passa in secondo piano, servono i punti. Martedì a Milano contro l’Ucraina servirà solamente vincere. Un problema tecnica, su cui nulla può Luciano Spalletti che, pure ha provocato a giustificare la prestazione un po’ opaca dei suoi ragazzi.
Tra le giustificazioni certamente c’è stata la difficoltà della Nazionale del tecnico toscano di giocare il pallone a terra. Il prato della Toše Proeski Arena era disseminato di zolle non curate, e soprattutto sulle fasce in alcune zone addirittura mancava l’erba. Il pallone dunque non scorreva agevolmente.
Una situazione che ha pregiudicato alcune giocate in velocità, tipiche delle squadre del tecnico di Certaldo. Tuttavia, non tutto può dipendere dalla difficoltà nel giocare il pallone. E non c’è più tempo per giustificarsi
Seppure Spalletti ha rinnovato la fiducia a Donnarumma anche nel suo esordio, nonostante un ultimo anno negativo a Parigi, il gol subito ieri sulla bella punizione di Enis Bardhi lascia più di qualche dubbio sull’affidabilità dell’ex Milan. Gigio alle spalle ha tanta concorrenza. Soprattutto Guglielmo Vicario, nelle ultime due stagioni, è salito di livello guadagnandosi anche la chiamata della Premier League.
Proprio lui, secondo l’opinione pubblica, avrebbe il talento e avrebbe mantenuto nelle ultime stagioni la costanza per meritarsi i pali della Nazionale.
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