L’annuncio social del talento altoatesino scatena il caos: la leggenda del tennis azzurro non le manda a dire
I più maliziosi lo avevano già predetto. Forti anche del fatto che Sinner sarebbe potuto arrivare molto avanti agli Us Open, con conseguenti fatiche supplementari e rientro in Italia ovviamente posticipato, alcuni addetti ai lavori avevano già messo in guardia sulla possibilità che il nativo di San Candido avrebbe potuto dare forfait per la Coppa Davis, che vedrà l’Italia fare il suo esordio il 13 settembre alle 15 contro il Canada campione uscente.
Altri si erano spinti anche oltre, ricordando che il tennista altoatesino si era già reso protagonista di un’altra clamorosa rinuncia, quella dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, adducendo motivazioni legate alla sua crescita personale. Al rispetto di alcuni programmi di allenamento e tornei già concordati col suo staff.
Come dice il proverbio, ‘pensar male è peccato, ma spesso si indovina‘: e così è staro, purtroppo per i colori azzurri, anche relativamente alla convocazioni della maglia azzurra per il girone di Bologna contro i succitati nordamericani, la Svezia e il Cile. Sinner non ci sarà. È stato lo stesso atleta a dare evidenza con una storia sul proprio profilo Instagram.
“Sfortunatamente non ho avuto abbastanza tempo per recuperare dopo i tornei in America, e purtroppo non potrò far parte della squadra a Bologna. È sempre un onore giocare per il nostro Paese e sono convinto di tornare in nazionale al più presto. Un grosso in bocca al lupo ai ragazzi, ci vediamo“, le parole del numero uno azzurro. E via alle polemiche.
Probabilmente Jannik paga ancora l’inaspettata rinuncia alle Olimpiadi, che scatenò un vespaio di polemiche. Forse avrà influito, nel giudizio sull’argomento di una leggenda assoluta del tennis come Nicola Pietrangeli, il fatto che capitan Volandri abbia già dovuto forzatamente rinunciare a Matteo Berrettini, infortunatosi durante il suo match agli Us Open.
Sta di fatto che l’annuncio dell’allievo di Simone Vagnozzi ha scatenato la dura invettiva del due volte campione del Roland Garros. Il quale, pur prossimo a compiere 90 anni, è ancora molto attaccato alla maglia azzurra. E al rispetto, parole sue, che le va portato.
“Rappresentare il proprio Paese è il massimo dell’aspirazione di uno sportivo, è un onore comunque, a prescindere dal risultato”, ha esordito Pietrangeli ai microfoni dell’Ansa. “Chi rifiuta per poi andare a giocare un torneo altrove, andrebbe squalificato”, ha concluso.
Pur non nominando mai direttamente il nome di Sinner, appare abbastanza evidente che tali parole, in siffatto contesto, con la Coppa Davis di mezzo, siano indirizzate all’altoatesino. Che quasi sicuramente non risponderà. Ma che dovrà avere il buon senso di non calcare nessun altro campo da tennis in gare ufficiali dal 12 al 17 settembre..
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