L’Italia del basket è uscita dal suo mondiale, troppo netto il divario con gli Usa ma con un Pozzecco scatenato anche contro Banchero
Il ct italiano come sempre non si è risparmiato nella sua polemica, in questo caso proprio contro un papabile azzurro che poi ha scelto gli Usa. Il gesto del giovane cestista non è piaciuto a Pozzecco.
Uscire dal mondiale contro gli Stati Uniti non è un disonore, soprattutto per una squadra che dopo venticinque era andata ai quarti di finale e non proprio con una squadra piena di talento. Gianmarco Pozzecco ha fatto quello che ha potuto, il campionato italiano non offre scelte clamorose come per gli Usa ma la soddisfazione resta quella di aver riportato l’interesse intorno alla Nazionale.
Sconfitta dagli Usa con un codazzo di polemiche arrivato nel post gara a coinvolgere Paolo Banchero, giovane asso degli States che aveva la doppia nazionalità. Ha scelto di indossare la casacca americana dopo aver a lungo flirtato per una convocazione in azzurro, il gesto fatto in gara non è piaciuto proprio.
Banchero, gesto evitabile contro gli azzurri
Si parla spesso di netiquette e di regole non scritte nello sport. Nel calcio si fa melina quando il risultato è ampiamente scritto, nel futsal ci si abbraccia quando mancano pochi secondi, nel basket si cerca invece di non essere plateali. Ciò che non ha fatto Banchero, nella sua schiacciata contro gli azzurri: il gesto non è proprio piaciuto al tecnico Pozzecco, come una sorta di schiaffo ricevuto con il risultato ormai ampiamente in favore degli americani.
Pozzecco è andato così proprio da Kerr, ct degli Stati Uniti, a segnalare quella che è stata vista come una sorta di mancanza di rispetto. Con un risultato ampio, non c’era bisogno di spettacolizzare un canestro da due punti facendo una schiacciata alla Micheal Jordan, valida più per i fotografi che per l’utilità della stessa gara. Errore di gioventù e presunzione, in tanti hanno già commentato questo gesto.
Da uomo verace ma comunque sportivo, alla fine c’è stato l’abbraccio tra il ct e Banchero, la sensazione è che il giovane poi abbia capito il suo errore. Era stato tra i papabili alla maglia azzurra, nello scorso autunno c’erano stati dei contatti proprio tra la federazione e il giovane talento, Pozzecco in prima persona si era speso su un suo approdo con l’Italia. La casacca però degli Stati Uniti era quanto di più ambito ci poteva essere per uno dei migliori talenti al mondo, al momento.