Retroscena in casa Juve: a causa dell’esonero ormai certo del tecnico l’affare che poteva far felici tutti è saltato
Il tema di questo mercato in casa Juve è stato quello di vendere i tanti giocatori in esubero. Piazzare il numero più alto possibile di calciatori a libro paga della società per alleggerire sia il peso della rosa di Allegri, sia soprattutto il monte stipendi delle casse societarie che hanno assoluto bisogno di denaro dopo le varie vicissitudini derivanti dal caso plusvalenze e la mancata partecipazione alle coppe europee.
Tra i giocatori che potevano partire nella finestra di mercato estiva c’era sicuramente Moise Kean, attaccante troppo discontinuo e con un carattere un po’ fumantino. Nel corso dei suoi anni in bianconero ha vissuto troppi alti e bassi. Su di lui c’erano diverse squadre, una su tutte era il Siviglia. Alla fine non se n’è fatto più nulla e il giocatore resterà in bianconero dove si giocherà le sue carte con Milik, Vlahovic e Chiesa. Eppure il suo addio era molto vicino. Cosa ha fatto saltare l’affare?
Retroscena Juve, Kean vicino all’addio: l’esonero ha complicato tutto
Come detto il club che si era maggiormente interessato al talento italiano classe 2000 era il Siviglia. Il club andaluso ha però avuto un inizio di stagione da horror in Liga a suon di risultati negativi. La situazione è ai limiti e il club sta pensando di esonerare il tecnico Mendilibar, autore di questo disastrato avvio di stagione. Lontani i fasti di maggio scorso, quando il club spagnolo alzava al cielo la settima Europa League in meno di venti anni.
Nelle prossime ore può arrivare la decisione sul tecnico a cui piaceva molto Kean. L’attaccante era una sua prima scelta, lo aveva chiesto alla dirigenza. La società però non ha portato avanti la trattativa con la Juventus proprio perché il futuro di Mendilibar è appeso ad un filo. Questo ha di fatto annullato l’affare, con buona pace della dirigenza bianconera che voleva piazzare il calciatore.
A Kean adesso non resta che giocarsi le proprie chance in maglia juventina. C’è da dire che quando è stato chiamato in causa ha anche segnato e fatto la differenza, ma in maniera troppo discontinua. Farà da alternativa a Vlahovic e Milik, sperando di avere qualche chance in più.