Potrebbe restare disoccupato ancora per poco tempo, Mattia Binotto: l’ex team principal della Ferrari è infatti seguito da diverse scuderie
C’è già chi rimpiange la sua presenza ai box della Ferrari sottolineando che al netto di qualche errore di troppo commesso nel corso degli anni, le ultime vittorie della Rossa siano arrivate proprio con Mattia Binotto a capo del muretto di Maranello.
Lo scorso anno per tre volte Charles Leclerc ha tagliato il traguardo con le braccia alzate in segno di vittoria e Carlos Sainz ha conquistato il primo Gran Premio della sua carriera. È altrettanto vero che in certe gare senza errori gravi commessi proprio ai box i due piloti Ferrari avrebbero ottenuto qualche successo più.
Sta di fatto che al termine del 2022 il rapporto ultradecennale tra il manager italo-svizzero e la scuderia modenese si è interrotto con le dimissioni rassegnate, e accettate di buon grado da John Elkann, dallo stesso Binotto. Il quale a distanza di nove mesi dall’addio a Maranello non ha ancora trovato una nuova collocazione professionale.
Da settimane in realtà si vocifera con sempre maggiore insistenza di un forte interessamento nei suoi confronti di almeno un paio di team non di primissimo piano. Uno di questi è l’Alpine alle prese con un profondo e fin qui confuso progetto di rinnovamento dei suoi quadri tecnici e dirigenziali.
In realtà la scuderia francese dà la netta impressione di brancolare nel buio, tanto che i presunti contatti avviati con Mattia Binotto sono stati smentiti. Come riportato dal giornalista inglese Joe Saward, l’ex boss della Ferrari sarebbe quasi infastidito dal prolungato silenzio dei manager dell’Alpine che dopo qualche approccio inziale sarebbero spariti nel nulla. Un comportamento che ha innervosito Binotto, ad oggi ancora disoccupato e con buone possibilità di rimanerci.
Questo non significa che tra il team transalpino e Binotto i contatti siano azzerati per sempre. Più probabile che all’interno della scuderia sia in atto una riorganizzazione necessaria ad assegnare i ruoli chiave a nuovi manager e tecnici specializzati.
Ed è proprio qui che si inserisce la figura di Binotto: se è vero che i proprietari dell’Alpine considerano il manager di Losanna il candidato numero uno a ricoprire il ruolo apicale all’interno dell’area tecnica, diventa necessario preparare al meglio il terreno in funzione del suo imminente arrivo.
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