Momento difficilissimo per Leclerc (Sportitalia - Ansa)
Charles Leclerc è reduce da un altro week end davvero complicato in quel di Zandvoort. L’umiliazione più grande l’hanno vista tutti
Il pilota monegasco non sta attraversando un grande momento alla guida della sua Ferrari. Le difficoltà tecniche della monoposto lo stanno costringendo a rischi eccessivi e l’errore è sempre dietro l’angolo.
Un’altra gara da incubo ha visto protagonista Charles Leclerc e la sua Ferrari. Che il week end di Zandvoort non fosse proprio il massimo per il Cavallino Rampante lo si era capito sin dal venerdì, quando le rosse non riuscivano a tenere il passo dei primi 10. Le qualifiche, con un sesto e nono posto, hanno confermato le perplessità, con il monegasco che è finito anche contro le barriere nel Q3.
Condizioni metereologiche difficili, pista bagnata e SF-23 che ha mostrato tutti i suoi limiti di stabilità. Il pubblico e gli addetti ai lavori si sono divisi in due sul giudizio su Leclerc. Per alcuni è troppo azzardato andare oltre i limiti come spesso fa lui, per altri è coraggioso e sintomo di talento cercare di ovviare ai problemi della macchina con il manico.
Fatto sta che arrivati alla domenica non c’erano grandi aspettative. Purtroppo, però, per il #16 è andata addirittura peggio del previsto, considerando una partenza ad handicap e il contatto con la McLaren di Piastri. Dal danno subito al fondo e all’ala anteriore non si è più usciti, con un conseguente ritiro arrivato a metà GP.
Nella parte di gara percorsa, però, Leclerc ha avuto modo di imbattersi anche in altre problematiche. Si perché quando la pioggia ha iniziato a rovesciarsi con forza sul circuito di Zandvoort, tutti sono rientrati immediatamente ai box. Erano trascorsi solo una manciata di chilometri dal via e in pit-lane si è venuta a creare un’inevitabile confusione.
Fatto sta che il #16, rientrato al pari degli altri, non ha trovato i suoi meccanici prontissimi per il pit-stop, tanto da perdere la bellezza di 13 secondi. Questo perché non erano pronte le sue gomme intermedie, necessarie con l’asfalto bagnato.
Rientrato in pista si è ritrovato anche alle spalle di Zhou e Gasly, iniziando un calvario che è proseguito per oltre 30 giri. La bandiera bianca alzata al passaggio numero 43 ha posto fine ad un’agonia che non avrebbe portato da nessuna parte. Nemmeno Carlos Sainz, con una vettura “sana” e più bilanciata, è andato oltre il quinto posto, resistendo agli attacchi di Hamilton. La speranza di tutti i tifosi è che per Monza si possa vedere un’altra Ferrari e un altro Leclerc, almeno per il Gran Premio di casa.
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