La gara ieri di Cagliari ha messo in mostra un’Inter sicura e consapevole. I nerazzurri stanno mostrando sul campo la forza del loro progetto tecnico. Nonostante le difficoltà societarie Marotta e Ausilio, aiutati dal grande lavoro di Inzaghi, di anno in anno stanno costruendo squadre sempre più competitive.
Ripartiti per il quinto anno consecutivo dal 3-5-2, i nerazzurri da tre lavorano con Simone Inzaghi. La sua Inter era e continua ad essere molto diversa quella di Conte, quella dello scudetto, ma sempre molto efficace. Controllo della gara, spaziature, accelerazioni, la squadra vista in queste prime due giornate agli ordini del tecnico piacentino è sembrata consapevole dei propri mezzi e cresciuta anche rispetto agli anni scorsi agli ordini dell’ex tecnico della Lazio. L’Inter ha avuto il controllo assoluto della gara, tanto da rendere perlopiù vani tutti i tentativi degli avversari. Certo, gli avversari, Monza e Cagliari, sono stati finora modesti, ma l’Inter è sembrata cresciuta in personalità e autorevolezza. E sembra quanto mai convinta di poter arrivare alla vittoria dello scudetto alla fine della stagione.
I cinque cambi operati ieri da Simone Inzaghi, con gli ingressi di Cuadrado, Carlos Augusto, Frattesi, Arnautovic e Sensi, al posto di Dumfries, Dimarco, Barella, Thuram e Mkhitaryan sono stati la prova tangibile dell’ottimo lavoro di Marotta e Ausilio. L’Inter ha praticamente due titolari per ogni posizione di campo. La squadra cambia interpreti ma non perde qualità, piuttosto cambia caratteristiche individuali. L’unico vero pilastro insostituibile sembra capitan Lautaro.
A centrocampo Inzaghi sta lentamente lavorando sull’inserimento di Frattesi, mentre Sensi sembra tornato un giocatore su cui fare affidamento. Per completare “il roster” a disposizione del tecnico piacentino manca solo il braccetto destro di riserva della difesa. Si tratta però di un countdown quello dell’arrivo dell’ultimo difensore, perché Benjamin Pavard è ormai ad un passo.
Se Lautaro, già arrivato a quota tre reti col gol di ieri, è una sicurezza, ancora zero reti sono arrivate dagli altri componenti del reparto offensivo. Thuram ha raggiunto a quota un assist Marko Arnautovic (autore del passaggio vincente per il 2-0 di Lautaro col Monza), ma è ancora a secco, così come l’austriaco. In attesa dell’inserimento dell’ultimo arrivato Sanchez, Inzaghi lavora per inserire nei meccanismi il numero 9 e il numero 8 nerazzurri. Lavoro che andrà fatta e portato avanti velocemente in vista dell’inizio della Champions League previsto tra il 19 e 20 settembre. La terza Inter dell’era Inzaghi sembra però una vera macchina da guerra, Milan e Napoli sono avvisate: i nerazzurri puntano al 20° scudetto.
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