Motori

Leclerc e Verstappen hanno detto no: non ne vale proprio la pena

Il mondo della Formula 1 rimane spiazzato dal rifiuto in coppia di Leclerc e Verstappen, destinato a fare discutere i tifosi.

I piloti hanno preso una posizione su una opzione per quanto riguarda il campionato, il mondo dei motori era pronto per l’ennesima rivoluzione stoppata proprio dai protagonisti in pista.

Charles Leclerc e Max Verstappen rifiutano la mossa (LaPresse) – sportitalia.it

Il campionato di F1 è tornato nel weekend ma c’è anche tanto da analizzare nel dietro le quinte, con un incredibile retroscena che è emerso proprio nelle ultime ore. C’è un no secco che fa discutere, coinvolge anche piloti come Leclerc e Verstappen e sarà questo un tema al centro dell’attenzione.

La Formula 1 era pronta per un’altra modifica sostanziale al regolamento, l’ennesima degli ultimi anni e che andava in direzione di uno spettacolo da portare al massimo livello. Uno show a discapito forse della sicurezza e della tranquillità di scuderie, piloti e anche tifosi.

No al cambiamento, la F1 resta com’è

È stata un’opzione ventilata, ma il primo sondaggio con i piloti è stato totalmente negativo. I driver hanno rifiutato questa possibilità, per il futuro non ci sarà una sorta di cambio epocale per la Formula 1. In particolare, ascoltati proprio da Motosport due protagonisti come Leclerc e Verstappen hanno motivato il loro rifiuto, e anche con idee abbastanza corpose. I piloti rifiutano una Formula 1 con 30 gare, il progetto di organizzare un maxi campionato non piace ai protagonisti.

I due piloti contrari alla maxi Formula 1 (LaPresse) – sportitalia.it

Il pilota della Ferrari ha chiarito come già 24 gare sono fin troppe all’interno del calendario, arrivando con il fiatone negli ultimi appuntamenti. Il campione del mondo, invece, si è messo dalla parte delle maestranze, che arrivano in pista giorni prima per andarsene anche al mercoledì post corse, per loro sarebbe un eccessivo stress. Un torneo a 30 gare sarebbe qualcosa di massacrante per tutti: tolto il mese di pausa, si correrebbe alla media di un Gp ogni 10 giorni, ciò sarebbe insostenibile per i costi e anche per l’ambiente.

Non è un caso come negli ultimi giorni anche Greenpeace abbia rivolto delle critiche al sistema motoristico per la scarsa attenzione alla sostenibilità: fare un campionato con trenta corse porterebbe al caos un po’ su tutti i fronti. I piloti, comunque, sono dalla loro parte e vorrebbero – semmai – una sorta di riduzione delle corse: in questa stagione sono state due le corse cancellate (Russia e San Marino), per loro l’ideale sarebbe arrivare addirittura a quindici gare in un anno solare.

Massimo Maneggio

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