È stata una serata no quella della Juventus, ieri all’Allianz Stadium. La squadra di Massimiliano Allegri ha messo in mostra una prestazione ben sotto le attese. Aspettative che si erano strutturate su un esordio contro l’Udinese, davvero molto positivo. La squadra del tecnico livornese sembrava aver fatto più di un passo avanti nella proposta offensiva, salvo fare un passo indietro rispetto ad una settimana fa.
Lo aveva fatto capire Allegri dopo Udine: ci vuole pazienza. La Juventus sta provando ancora una volta a migrare, da un atteggiamento tattico ad un altro. Da un gioco remissivo, reattivo ad una proposta più aggressiva. Un cambio dettato anche dalle qualità e dalle caratteristiche dei suoi attuali interpreti. Giocatori ben diversi da quelli che Allegri aveva allenato nella Juventus dei nove titoli di fila.
La gara di Udine aveva lasciato una Juventus aggressiva e dominante nella prima frazione di gara. La sfida col Bologna, ieri allo Stadium di fronte al pubblico di casa, è stata deludente. La squadra bianconera ha subito la qualità del Bologna nel palleggio difensivo. La Vecchia Signora non è mai riuscita a prendere il Bologna nella posizione più avanzata, lasciando campo alle spalle. Troppa poco organizzazione, troppo rischi. E anche quando il Bologna è calato, la Juventus ha preso il controllo senza però riuscire ad organizzare un vero assalto alla porta di Skorupski.
Dal punto di vista della squadra, nonostante i due punti lasciati per strada con il Bologna, c’è però ottimismo. Mattia Perin, infatti, ha provato a vedere il bicchiere mezzo piano. Di fronte ad un passaggio di atteggiamento così delicato e rivoluzionario, la squadra bianconera deve avere pazienza. E nonostante il passo indietro rispetto alla Dacia Arena, il portiere si dice fiducioso che questo cambio di atteggiamento troverà compimento.
Per completare questo cambio, ci vuole tempo. Esagerati, forse, sono stati i complimenti dopo Udine; troppo depresso l’ambiente dopo il pari interno. A creare, probabilmente, tanta negatività è stato l’amaro sapore del pareggio alla prima in casa. Ora con pazienza, la Juve è attesa da una nuova settimana di lavoro che dovrà portarla alla sfida del 3 settembre contro l’Empoli. Dalla gara coi toscani non si capirà tanto, ma un ritorno ad una performance più vicina a quella dell’ex Friuli potrebbe migliorare l’umore dell’ambiente. Ambiente che ha ricevuto un’ottima risposta da Dusan Vlahovic, mostratosi in forma smagliante sotto porta. Il tutto con la sosta per le Nazionali alle porte.
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