Criscitiello: “Fiero di aver preso le distanze da Mancini”

Nel consueto editoriale del lunedì su Sportitalia.com, il Direttore di Sportitalia Michele Criscitiello ha analizzato tra i tanti argomenti trattati, anche l’ufficialità di Roberto Mancini come nuovo Ct dell’Arabia Saudita oltre ai primi responsi forniti dal campionato di serie A.

Lo spot di Mancini CT Saudita è una presa in giro per gli italiani e non per il calcio italiano. Inutile ricordare che non ci ha portato al Mondiale e non si è dimesso. Inutile ricordare che dieci giorni prima delle dimissioni aveva accettato di essere la guida di tutte le Nazionali. Mancini se ne è andato dalla sera alla mattina per coprirsi d’oro e dopo aver usato la FIGC come un bancomat ha deciso di prendersi tutta la banca.
Libero di farlo, certo. Modi e tempi, però, sono sbagliati e sicuramente non ha ben compreso la differenza tra essere allenatore e commissario tecnico della Nazionale del proprio Paese. Siamo fieri di aver immediatamente preso le distanze dall’allenatore e dal personaggio,
il tempo ci ha dato ragionein campo e fuori ma questa Nazionale si meritava un finale cosi. Cornuto e mazziato si dice dalle mie parti, il povero Gravina che si è fatto abbindolare dal ciuffo di Jesi.

Campionato – Due partite ad agosto non sono nulla per giudicare. A volte non basta un intero girone di andata. Però se vuoi essere credibile devi parlare e giudicare prima e se vuoi essere ancora più credibile devi saper ammettere quando sbagli la valutazione iniziale. Così come lo scorso anno che non avrei scommesso neanche un caffè sul Napoli Campione d’Italia. Invece ha stravinto a mani basse.
“Il Milan è nettamente più forte dello scorso anno”. Riparto da questa frase di Juric, a fine amichevole (scusate era una partita di campionato) tra Milan e Torino.
Quest’anno il Milan ha fatto un mercato super intelligente, poi non credo vincerà lo scudetto e neanche la Champions però la squadra ha avuto una identità in sede di calciomercato dal primo all’ultimo giorno. Furlani non parla ma fa i fatti.Furlani non ha giocato a San Siro e non ha alzato neanche una Coppa ad Atene, forse quando sarà andato in vacanza avrà alzato la coppa del gelato dal tavolo del bar. Eppure, questo sconosciuto con faccia da ragazzino, ci sta dando ragione quando in piena bufera Maldini ha ribaltato il club. Siamo gli unici, e lo sottolineo fino a fine anno, ad aver capito che il club era intervenuto nel punto giusto del male della società. Pioli non è un fenomeno ma si è evoluto molto dai primi tempi di Modena, Salerno e Bologna. Ha ancora qualcosa da sistemare e non deve esagerare nell’azzardo ma è un buon allenatore. II Milan è la società che sul mercato ha lavorato con maggiore intelligenza, il che non significa che sia la squadra più forte. Sabato i nuovi erano quasi tutti in panchina ma aver cambiato 2-3 titolari strategici e aver allungato la panchina con grande qualità è un segnale importantissimo. Hanno venduto in 48 ore Tonali facendo una cassa pazzesca senza pensare ai post social della gente. Dritti per la propria strada. Si fa cosi. Oggi hai un mercato in attivo, un futuro da plusvalenze importanti e una squadra competitiva. La società prima era un porto di mare. Voleva comandare chi prende lo stipendio ma a volte il nome non basta. Meglio Moncada che non sappiamo neanche dove mettergli l’accento. Serve la sostanza. Bravi i dirigenti a fare pulizia di calciatori che non potevano indossare la maglia rossonera per più di due partite consecutive. Il clima di San Siro è bellissimo. La gente crede a questo progetto.

La Roma è un caso isolato. Comanda un allenatore che ha tutti ai suoi piedi. I tifosi riempiono sempre lo stadio, Mourinho dice A e tutti lo seguono, i dirigenti lo temono e la proprietà lo accontenta. Sulla base di due campionati senza arrivare mai in Champions League, obiettivo minimo, e su una coppa vinta che adesso lascia felice la piazza per qualche anno. Invece non è proprio così. La Roma ha come obiettivo aziendale quello di fare la Champions. Lì c’è la cassa. Invece la società è stata sbeffeggiata dal suo allenatore con foto fantasma abbracciati ad un attaccante che non arrivava in pieno mercato. Se fossi oggi un DS o patron della Roma farei una foto abbracciato con i 3 punti fantasma. Mourinho, da anni, ha deciso di fare più Fiorello e meno Ancelotti. A Roma devi fare i risultati. I calciatori, in tutte queste sessioni, sono sempre arrivati ma non ha reso quasi nessuno. Come mai? La Lazio con 4 calciatori in croce è arrivata seconda e giocherà la Champions League. Quest’anno la Lazio è partita malissimo per un mercato fatto in ritardo e al risparmio e quando arriveranno le due gare in una settimana sarà ancora peggio. Zero punti con Lecce e Genoa è davvero un brutto avvio. Orribile.

Il Torino visto dal vivo è più brutto di come sembrava in televisione. Juric ha commesso un grande errore: doveva andare via perché le sue ambizioni non sono pari a quelle della società. Un anno fa si prendeva a pugni con il suo Direttore Sportivo ma il problema non è neanche Vagnati. Scrivere sui giornali e siti che il Torino è bello, forte, ricco e magico non cambia la sostanza del campo. La squadra è stata costruita male, con pochi soldi e poche idee. Juric, di questo passo, si brucia insieme a tutto il Toro. Ci vogliono motivazioni importanti per fare un campionato di livello. Invece, anche in questo campionato, il Torino pagherà l’iscrizione per partecipare, si salverà (si spera) con qualche giornata di anticipo e navigherà sempre nella zona inutile della classifica dove l’acqua non è bassa ma neanche profonda. Resta sulle punte, con l’acqua che arriva al mento.

Si deve svegliare anche l’Atalanta che avrebbe dovuto cambiare Gasperini con una new entry, invece ha costruito da una settimana all’altra una seconda squadra completamente inutile al progetto. Più che fare male due squadre sarebbe stato meglio farne una buona. Brutto Empoli, se giocherà sempre così rischia grosso. Finalmente Di Francesco, torna alla vittoria in serie A ed è questa la notizia degli ultimi 5 anni. Se lo merita dopo aver passato le pene dell’inferno. Attenzione al Sassuolo: lo scorso anno, poi, l’ha sfangata ma non sempre è Natale.

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