Papà Samardzic, Rafaela e i sepolcri imbiancati. Milan, il morso finale serve dietro

E' stata la settimana di Papà Samardzic, Mladen. Di Rafaela Pimenta e le sue ricostruzioni particolareggiate, ma rigorosamente senza firma. E dei soliti sepolcri imbiancati, che fin quando arrivano dai social, che sono drammaticamente democratici nel dare possibilità a chiunque di scrivere, sono anche comprensibili. Ma quando albergano nelle solite redazioni e a senso unico, onestamente fanno tristezza. Qualche genietto ha asserito che io abbia intervistato Mladen Samardzic, il personaggio nettamente più chiacchierato del mese di agosto, perché milanista: oltre a sorridere per quanto limitato sia un ragionamento del genere, mi chiedo… Applicando lo stesso principio, non l'ha intervistato nessun altro perché altrove sono tutti interisti? Una battuta. Ma nemmeno troppo.

A proposito di personaggi dell'estate e di social, la Vibora qua, la Vibora là… Il fantasioso nickname affibiato a Giorgio Furlani ormai è diventato di comune utilizzo anche fuori dal Milan Twitter. Dopo l'inizio travolgente di Bologna (ma la squadra di Motta davanti male male), bisogna mantenere i piedi per terra e non esaltarsi per quanto di buono si è visto. Che Christian Pulisic sia un fuoriclasse assoluto non lo scopriamo di certo al Dall'Ara. Che questo Milan abbia già trovato in Tijani Reijnders un professore del centrocampo invece fa notizia eccome. L'olandese non ha letteralmente sbagliato un passaggio e non si trattava mai di una giocata banale o conservativa. W Tijani allora e chi l'ha portato a Milanello. 

Tanto ormai il gioco di "l'ha portato Moncada" o meno, non vale più: con la recente nomina che ufficializza l'uomo della Costa Azzurra come il deus ex machina di ogni operazione sportiva, tutto ciò che arriverà porterà il timbro di Geoffrey, il leader silenzioso che esce di rado e parla ancora meno, per citare Adriano Celentano. 

Chi ha parlato troppo prima e ora invece non fiata più è Romelu Lukaku: il futuro del belga è sicuramente da tripla. Resta al Chelsea fuori rosa? Ipotesi sanguinolenta per il bilancio, a meno che sotto sotto Pochettino non abbia capito che fare pace converrebbe e tanto pure ai Blues. Perché, al netto del caos societario, con l'allenatore che non può schierarlo, anche l'ultimissimo Lukaku è meglio di un Nicholas Jackson che è partito malino…Ma se via da Londra? Al Milan, maaai. (cit). Eppure la presenza di Cardinale in Italia, finalmente, e la sua grande amicizia personale col prooprietario del Chelsea, autorizzano eccome sia i sognatori, che i contabili del tifo, nel poter valutare che invece un arrivo con i Blues a partecipare notevolmente sarebbe un'ultima spiaggia per evitare il caso a ottobre o anche prima. E Pioli ringrazierebbe ancora, eccome.  Ma a conti fatti, se la Vibora deve ancora mordere, deve farlo assolutamente in nome della difesa: i Calabria e Tomori visti all'esordio non lasciano tranquilli e Kalulu e Kjaer non aggiungo al momento granché. Serve quantomeno un terzino destro che diventi il nuovo titolare, per permettere così a Kalulu di tornare stabilmente al centro. D'altronde, perdere tutto per un innesto mancato sarebbe davvero un peccato mortale.

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