Nonostante i continui succesi della Ducati nel Mondiale di MotoGP è arrivato l’annuncio più triste: va via, non ci sono più speranze
La Ducati come la Red Bull e Pecco Bagnaia come Max Verstappen? Non lo diciamo noi, ma uno che li conosce bene perché li affronta ogni fine settimana in pista. Parola di Fabio Quartararo, intervistato da Speedweek subito dopo il weekend perfetto del campione chivassese al Red Bull Ring.
Come Verstappen probabilmente no, ma la prestazione sulla pista austriaca ha ricordato molto da vicino quello con regolarità facevano Marc Marquez e la Honda fino al 2019. Allora erano loro quelli imbattibili o quasi ma adesso il mondo è stato ribaltato.
Merito certamente della Desmosedici, che ancora una volta ha dimostrato di essere nel complesso la moto migliore. Mancava ancora un tassello per riuscire a gestire bene anche le partenze e quelle di Bagnaia tanto nella Sprint come nel Gran Premio lo hanno dimostrato.
Un po’ del merito però è anche di Bagnaia stesso che per una volta se l’è riconosciuto da solo, quando alla fine del Gran Premio ha spiegato come è nata la svolta. Durante il fine settimana ha chiesto alcune modifiche, nel team hanno capito subito, la moto è diventata perfetta.
Il suo team manager, Davide Tardozzi, in lui vede quelle che erano le grandi qualità di Casey Stoner anche se sono due piloti diversi. In comune hanno la stessa attitudine mentale vincente e soprattutto sanno come lavorare per migliorarsi.
Il Mondiale non è chiuso perché con 10 gare alla fine della stagione restano ancora al massimo 370 punti mentre i margine su Jorge Martin è solo di 62. Ma dopo Barcellona e Misano, prossime tappe, nella trasferta in Oriente con India, Giappone, Indonesia, Australia e Thailandia si potrà provare a scrivere la parola fine.
Ma non c’è solo Bagnaia a sorridere, perché sono tutte le Desmosedici ad andare forte. Marco Bezzecchi e lo stesso Martin si alternano regolarmente sul podio, Alex Marquez per la prima volta in carriera ha vinto una gara, anche Luca Marini è sempre vicino ai primi.
Eppure c’è un pilota che sta per lasciare la Ducati e passare alla concorrenza, andando ad occupare un altro tassello del domino che si è aperto qualche settimana fa. Tutto è cominciato con l’annuncio del passaggio di Alex Rins dalla Honda LCR gestita da Lucio Cecchinello alla Yamaha Factory al posto di Franco Morbidelli.
Sulla carta quel posto fino ad un paio di stagioni fa poteva essere molto ambito, ma con la crisi prolungata delle moto giapponesi non fa così gola. Eppure Johann Zarco non è spaventato dal cambio in corsa. A fine stagione l’esperto francese lascerà il Team Pramac dopo tre stagioni e si accaserà da Cecchinello.
“Me ne andrò con un sorriso perché la squadra e la Ducati mi hanno dato tanto, insieme abbiamo lottato per ottenere risultati davvero importanti. Ma l’opportunità di stare due anni in più in MotoGP è importante. Il titolo è difficile, forse per quello Ducati non mi faceva un contratto di oltre un anno”. Al suo posto arriverà Morbidelli, per chiudere il cerchio.
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