La MotoGP è già proiettata al 2024 (LaPresse) - Sportitalia.it
Mentre il mondiale di MotoGP prosegue con il dominio quasi incontrastato della Ducati gli altri team sono al lavoro in vista del prossimo anno
Il mondiale di MotoGP è entrato nella sua fase decisiva e tutto lascia credere che per il secondo anno consecutivo sarà il pilota italiano Francesco ‘Pecco’ Bagnaia alla guida della Ducati a conquistare il secondo titolo iridato consecutivo. Un’accoppiata quanto mai vincente, quella formata dal centauro torinese e dal team di Borgo Panigale.
Un tandem quasi imbattibile che in queste due stagioni ha lasciato le briciole alla concorrenza, Yamaha e Honda in testa. I due grandi marchi giapponesi sono ad oggi i veri sconfitti, travolti dalla crescita inarrestabile della moto italiana. Questo però non significa che abbiano alzato bandiera bianca una volta per tutte.
Qualcosa di significativo inizia a muoversi alla Honda, che prima o poi dovrà risolvere la questione fondamentale del futuro di Marc Marquez. I mal di pancia del fuoriclasse di Cervera sono sempre più frequenti, alla luce della scarsa competitività ormai accertata della moto realizzata dai progettisti della casa nipponica. E le prospettive a breve e medio termine non lasciano ben sperare.
Nel frattempo la Honda inizia a guardarsi intorno e a valutare l’eventualità di ingaggiare altri piloti. Il mercato da questo punto do vista è già aperto e da qui alle prossime settimane qualcosa di importante dovrebbe muoversi. I riflettori in tal senso sono puntati proprio sulla Ducati e sul ruolo che dovrà assumere Marco Bezzecchi nel team di Borgo Panigale.
Tornando alla Honda, la scuderia giapponese ha ingaggiato uno dei piloti più esperti del circuito, il 33enne francese Johann Zarco che ha firmato per le prossime due stagioni. Zarco, che lascerà la Ducati, prenderà il posto di Alex Rins che a sua volta sarà alla guida della Yamaha al posto di Morbidelli.
L’arrivo del driver francese alla Honda non dev’essere letto come il preludio all’addio di Marquez. Ma è chiaro come la questione legata al futuro del sei volte campione del mondo di MotoGP sia di vitale importanza. Il fenomeno di Cervera è sempre più insofferente e si sta guardando intorno, alla ricerca della decisione più giusta da prendere. Le prossime settimane in tal senso saranno decisive: la MotoGP ha ancora bisogno di un campione come Marquez.
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