Inter, non si scappa: la credibilità ha un solo nome. Milan, qualche pennellata per un capolavoro. Juve, le coincidenze non esistono. E Giuntoli lo sa…

Il punto di non ritorno, un'occasione da cogliere al volo. Gran parte della credibilità del progetto Inter di quest'estate, per essere chiari e diretti, passa da Benjamin Pavard. E non perché cercare l'assalto ad uno dei migliori interpreti del proprio ruolo in Europa sia una missione semplice da portare a termine, beninteso. Piuttosto perchè le circostanze della trattativa con i bavaresi,  imporranno alla proprietà del club nerazzurro di dare un riscontro fattuale ai proclami di fine stagione, quando Steven Zhang assicurò che al netto delle cessioni da mettere in preventivo, la versione 23-24 dei nerazzurri sarebbe stata migliore di quella dell'anno precedente.

Entriamo nel dettaglio della questione, perchè le rimostranze della vox populi sono legate al naufragio delle piste che, principalmente per l'attacco, hanno scandito la travagliata estate nerazzurra. Dove sono i soldi che l'Inter avrebbe speso per Lukaku? Questa è la domanda ricorrente, che al 18 agosto ancora non ha trovato risposta. Ciò che ha invece caratterizzato il susseguirsi di nomi che i vice Campioni d'Europa hanno trattato, è piuttosto stata l'irremovibilità assoluta nel non incrementare la propria proposta economica per poter procedere alla chiusura dell'operazione. E' successo con Balogun (l'unico realisticamente troppo costoso), con Scamacca, con Taremi, con Morata, sino a giungere alla molto meno dispendiosa opzione Arnautovic che alla fine ha avuto la meglio sugli altri profili più quotati e di conseguenza più onerosi. Se a ciò si aggiunge il puntiglio (lecito, a onor del vero) nel non voler modificare “nemmeno un numero” dell'iniziale proposta a Samardzic con relativa scelta di dare fiducia a Stefano Sensi, ecco che il sospetto inizia ad essere concretamente alimentato.

Ora l'effettiva resa dei conti: perchè il contratto di Pavard con il Bayern è in scadenza nel prossimo mese di giugno, obbligando di conseguenza ad un'operazione a titolo definitivo (a meno di poco probabili rinnovi ad hoc finalizzati alla cessione), e dunque imponendo di mettere sul piatto nell'immediato il tesoretto sapientemente racimolato da Ausilio e Marotta nel corso dell'estate. Senza particolari prese di posizione né moti d'orgoglio: anche perchè la concorrenza del Manchester United è seria, ma i Red Devils dovrebbero prima procedere ad una cessione importante, cosa che l'Inter come sappiamo ha già provveduto a fare.

Le piste alternative non mancherebbero, ad ogni modo, ma con il francese l'Inter potrebbe portare a casa la prima scelta in assoluto, tenendo fede in un solo colpo alla promessa di Steven Zhang e cancellando le perplessità che in caso di ennesima rinuncia tornerebbero a caratterizzare l'umore di chi guarda alla sessione in corso.

Se i nerazzurri rappresentano i protagonisti di questa fase, non mancano di certo i movimenti in corso d'opera anche per le altre contendenti a posti rilevanti nella classifica del campionato che domani prenderà il via. Il Milan sta lavorando ai dettagli del quadro che Furlani e Moncada hanno dipinto con solerzia nelle settimane passate. E' previsto ad ore un contatto diretto con la dirigenza del Platense per comprendere la fattibilità dell'affare Pellegrino (occhio alla concorrenza, però), e poi si procederà alla gestione degli esuberi con relativa sostituzione. A partire, se possibile, da Ballo-Toure, per poi arrivare ad Origi. La missione sarebbe conclusa alla perfezione con l'aggiunta di un'ulteriore bocca da fuoco lì davanti. Le vibrazioni da via Aldo Rossi lasciano intendere che l'ipotesi non sia da scartare.

In questo senso, va tenuta d'occhio la Juventus. Anche i sostenitori bianconeri avanzano qualche rimostranza in relazione alla parsimonia che sta caratterizzando il nuovo corso dirigenziale. E' un'impostazione che parte dall'alto e che ha come fine ultimo il ripristino di una situazione economica più sana rispetto a quanto non fosse stato negli ultimi anni dell'era Agnelli. Attenzione però, perchè Cristiano Giuntoli sta predisponendo la fase realmente operativa della sua gestione. Non ci sono grossi dubbi che voglia fornire un'impronta molto concreta della sua prima (mezza) estate sul ponte di comando bianconero, e certamente la Juve sarà protagonista assoluta delle ultime due settimane di mercato. Non è un caso che dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, la possibilità Berardi stia acquisendo sempre più forza, ed anche il file relativo a Romelu Lukaku potrebbe essere ben presto rispolverato per dare un senso logico al fatto che il belga, superata la metà di agosto, sia ancora un separato in casa al Chelsea anziché il numero 9 dell'Inter dopo che l'operazione era stata apparecchiata ai primi di luglio. Le coincidenze non esistono.

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