Novak Djokovic si appresta a tornare in campo al Masters di Cincinnati ma non dimentica quanto avvenuto tempo fa. Un momento che l’ha profondamente segnato
Il grande ritorno si avvicina. Si perché proprio questo sarà. Decaduto il divieto per i non vaccinati contro il Covid-19, Novak Djokovic potrà, finalmente, tornare a disputare un torneo negli Usa. Lo farà a partire dalla settimana prossima, quando sarà di scena al Masters Mille di Cincinnati, unica tappa di preparazione scelta in vista dello Us Open.
Nel torneo dell’Ohio, tappa fissa del calendario tennistico estivo, Novak Djokovic raddoppierà anche l’impegno. Il serbo si è infatti iscritto anche al torneo di doppio che disputerà insieme al connazionale Cacic. Una decisione tutt’altro che casuale, in quanto, Nole ha già comunicato da tempo che risponderà alla convocazione della Serbia per la fase a gironi di Coppa Davis, in programma a settembre.
Verosimilmente, in quell’occasione, Djokovic giocherà in singolare e anche doppio in un gruppo che vede la sua Serbia opposta, a Valencia, ai padroni di casa della Spagna, alla Repubblica Ceca e alla Corea del Sud.
Quando può, Nole non si tira indietro nelle occasioni in cui c’è da difendere i colori di una nazione, per la quale, insieme al cestista Nikola Jokic, è lo sportivo più importante e acclamato. Anche per questo motivo, non stupisce che uno dei momenti più dolorosi della sua carriera sia avvenuto proprio in un evento non Atp.
Djokovic, una delusione indimenticabile
Lo ha rivelato lui stesso in una recente intervista a RTS, l’emittente televisiva nazionale serba, nella quale ha confessato che una delle sue delusioni più cocenti è arrivata in occasione delle Olimpiadi di Tokyo del 2021, quando, il suo sogno di vincere un oro olimpico si è infranto con la sconfitta subita in semifinale da Alexander Zverev.
Djokovic si era presentato a Tokyo con tre Slam già vinti in quell’annata, in Australia, al Roland Garros e a Wimbledon. Favorito d’obbligo per l’oro, a un passo dalla finale, ha subito la rimonta di Zverev che si è imposto 1-6; 6-3; 6-1, vincendo lui la medaglia più ambita, in finale contro Khachanov.
“L’oro olimpico è sempre stato un mio grande desiderio – si legge nelle dichiarazioni riprese da Tennisworlditalia – Ho rivisto tante volte il match con Zverev per capire cosa fosse andato storto. Avevo giocato in maniera eccellente fino a prima poi sono rimasto a corto di energie.” Una grande delusione cui ne sarebbe seguita subito un’altra, in quanto Djokovic è stato sconfitto, a sorpresa, anche nella finale per il bronzo da Carreno Busta.
Olimpiadi che restano un tabù per Nole. Nel 2012, quando il torneo olimpico si è giocato a Londra a Wimbledon, è stato battuto nella finale per il terzo posto da Del Potro. A Rio de Janeiro, poi, lo stesso Del Potro lo ha eliminato al primo turno. A Tokyo, infine, è arrivato quarto. Il prossimo anno avrà l’occasione di rifarsi alle Olimpiadi di Parigi, sui campi del Roland Garros. Prima però c’è la Coppa Davis..