Motori

Red Bull, il primato ha le ore contate: nuova regola in Formula Uno

La Red Bull potrebbe avere qualche problema in più nel ritoccare i suoi clamorosi record messi a referto finora: arriva un’importante novità

Verstappen e Perez possono senza dubbio contare sulla monoposto più competitiva del lotto e questo li sta aiutando e non poco a chiudere ogni discorso in ottica Mondiale. La FIA cerca di correre ai ripari anche per salvaguardare lo spettacolo.

Verstappen dovrà fare i conti con una nuova regola (Sportitalia – Ansa)

Da sempre la Formula 1 vive dei cicli di grandi vittorie da parte di scuderie fantastiche e grandi campioni. In passato è stata la volta della McLaren, poi della Williams, della Ferrari, della Red Bull, della Mercedes e ora ancora della Red Bull. Max Verstappen sta sfruttando forse come nessun altro lo strapotere della sua RB19, facendo incetta di successi e pole position. Il suo unico rivale è il compagno di squadra Sergio Perez, staccato però già 125 punti in classifica.

Con 10 vittorie su 12 gare, il fenomeno olandese ha già ampiamente prenotato il terzo titolo mondiale consecutivo e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Il suo obiettivo è ormai solo quello di battere dei record. La striscia della Red Bull ha già demolito quella della McLaren del 1988 e “Super Max” e sulla buona strada per distruggere i riferimenti segnati da Schumacher con la Ferrari (sia per numero di successi in un anno che per gare di anticipo per festeggiare il titolo).

Red Bull, in arrivo una regola penalizzante in qualifica: niente più DRS sul giro secco

La Federazione, come sempre avviene nel Circus, sta cercando delle regole che possano incentivare lo spettacolo, anche penalizzando la scuderia dominatrice. In quest’ottica quindi si vorrebbe introdurre dopo la pausa estiva un divieto del DRS in qualifica.

La Federazione studia una mossa anti Red Bull (Sportitalia – Ansa)

Come riportato dalla stampa tedesca, il sabato per il giro secco non sarebbe possibile adottare il sistema di riduzione del carico aerodinamico dell’ala posteriore. Il DRS, introdotto nel 2011 per agevolare i sorpassi sui rettilinei, è stato senza dubbio una delle armi segrete studiate da Adrian Newey e dai suoi ingegneri.

Come dimostrato anche a Spa, sul lungo rettilineo del Kemmel, la velocità di punta della RB19 con l’ala spalancata non è nemmeno paragonabile a quella delle altre vetture. Un guadagno netto di oltre 20 km/h che diventa un’arma micidiale sia per mettere a punto degli attacchi ma anche per guadagnare decimi preziosissimi in qualifica.

Vedremo se a breve, almeno questo vantaggio, verrà tolto dalle mani di Horner e Verstappen.

Angelo Papi

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