Kyrgios sarebbe dovuto finalmente rientrare sui campi al Masters 1000 di Toronto, ma è sopraggiunto un nuovo problema
Se qualcuno aveva dipinto, soprattutto dopo l’ottimo cammino a Wimbledon, il 2023 di Matteo Berrettini come un anno da incubo, forse si era dimenticato di andare a scorrere lo score del 28enne tennista australiano Kyrgios. Che ad oggi, e parliamo di agosto 2023, ha disputato una sola gara nel circuito.
Accreditato addirittura come uno dei favoriti alla vigilia del Major di Melbourne, dove si era presentato forte della posizione numero 21 nel ranking mondiale, il nativo di Camberra, dopo l’ennesimo ritiro, è destinato addirittura ad uscire dalla Top 100. Un bel guaio anche in vista degli avversari che incontrerà nei prossimi tornei a cui dovrebbe prender parte. Sempre che il calvario finisca entro l’anno solare, si intende.
Prima l’operazione al ginocchio, per colpa del quale aveva dovuto appunto saltare gli Australian Open, poi il problema al piede, ricordo di una sventata rapina a casa della madre, poi l’infortunio al polso. Non c’è davvero pace per l’istrionico e sempre imprevedibile finalista dell’edizione 2022 di Wimbledon.
Che proprio quando sembrava esser riuscito ad incanalare il suo straordinario talento nella giusta concentrazione mentale da mettere non solo nelle singole partite, ma anche durante l’arco di un intero torneo, si è fermato sul più bello. Con poche, pochissime responsabilità personali, stavolta.
Forfait in vista di Toronto, Kyrgios rimanda ancora il rientro
Manca ormai meno di un mese all’ultimo grande appuntamento del 2023, lo Us Open di New York, e Nick Kyrgios ha all’attivo una sola partita disputata nell’anno. Parliamo della sconfitta patita al primo turno del torneo di Stoccarda contro il cinese Wu Yibing, che lo ha battuto in due set. Sembrava comunque tutto pronto per una continuità di gioco che lo avrebbe portato a disputare i Championships. Dove, ne siamo abbastanza certi, avrebbe dato spettacolo al di là del risultato finale. Nulla da fare. I dolori al polso gli hanno impedito di partecipare al torneo che lo scorso anno lo vide arrivare fino all’ultimo atto.
I fans del tennista di origini greche sono preoccupati soprattutto per un aspetto. Finché Kyrgios era sul pezzo, in modalità ‘on fire’, tutto sembrava venire naturale. Anche gli lati difficili – e sono tanti – del suo carattere, quelli che lo portavano a perdere attenzione per la competizione nel nome di un’infinita polemica col giudice di sedia di turno, o con l’avversario o talvolta col pubblico, erano stati superati dalla soddisfazione delle vittorie. Che erano cominciate ad arrivare in serie.
Ora che bisogna tirare la carretta da numero 100-110 del mondo, tutto potrebbe essere maledettamente complicato.