Non è stato un periodo facile per LeBron James che ha tremato per la salute del figlio Bronny: ora però ha preso una decisione definitiva
Prima o poi la parola fine arriva per tutti e un grande campione lo sa fin dal giorno in cui comincia a fare sport. LeBron James non fa eccezione anche se negli ultimi giorni nella sua vita si è parlato molto di salute e di calcio.
Dopo i lunghi momenti di paura, in famiglia sono tornati tutti a respirare regolarmente. Bronny, il figlio maggiore della stella NBA, è stato dimesso dal Cedars-Sinai Medical Center dove era stato ricoverato per un improvviso arresto cardiaco. Si stava allenando con i Trojans di USC, l’università scelta prima di fare il salto nel mondo dei grandi come il padre, poi il malore improvviso.
Ora che è a casa coi daranno da stabilire i tempi e le modalità di recupero, ma intanto il peggio sembra essere alle spalle. Così LeBron ha ringraziato tutto lo staff medico ma anche quelli che con il pensiero sono stati vicino alla sua famiglia in questo giorni.
Poi si è dedicato al calcio, una delle passioni fuori dal mondo del basket, anche perché con una delle sue società è indirettamente socio del Milan. Al momento però l’ipotesi di seguire Messi, Mbappé o Leao, giusto per restare legato ai colori rossoneri dell’amico Gerry Cardinale, non lo solletica per niente.
A ottobre James per la ventunesima stagione sarà sui campi della NBA e lo farà con la maglia dei Lakers. In effetti alcune dichiarazioni dopo l’eliminazione negli ultimi playoff per colpa dei Denver Nuggets, poi campioni, avevano fatto temere il peggio ai suoi fan. Di recente, ritirando un premio agli ESPYs ha spiegato che quando penserà di non poter più dare tutto in campo si ritirerà. Ma quel giorno non è ancora arrivato.
Così Lebron James, che il 30 dicembre prossimo compirà 39 anni, sarà ancora in campo per distribuire perle di saggezza cestistica e continuare a riscrivere i libri dei record. Sarà anche la sua sesta stagione con i Lakers, che aveva riportato al titolo NBA nel 2020 durante le finali nella ‘bolla’ di Orlando.
Ma tutti sono pronti al momento in cui arriverà l’annuncio dell’addio, perché lo considerano una fatalità inevitabile. La pensa così anche Jeanie Buss, proprietaria e presidente dei Lakers, che nella sua vita anche non in quel ruolo ha avuto a che fare con molti campioni.
Intervistata da ‘Sportskeeda’, ha confermato che il club non si tirerà indietro quando ci sarà da ritirare ufficialmente la sua maglia e rendere quel numero non più indossabile da nessuno. “Ai Lakers il criterio consiste nell’ingresso del giocatore interessato nella Hall of Fame. Non credo ci siano dubbi sul fatto che LeBron entrerà a far parte della Hall of Fame di Springfield, e quindi non ci sono dubbi che la sua maglia ai Lakers verrà ritirata”.
Sarò così sicuramente anche a Cleveland e a Miami. Ma a Los Angeles ora tutti si interrogano su un particolare non di poco conto. Quale numero di maglia sarà ritirato del King? Perché in effetti in carriera ne ha indossati due. Ai Cavs dal 2003 al 2010 e poi dal 2014 al 2018) la 23, ai Lakers e dal 2010 al 2014 ai Miami Heat invece il 6.
Ora però ha deciso di riprendere il 23 in omaggio al fatto che la NBA lo scorso anno ha deciso di ritirare il numero 6 per tutte le 30 squadre dopo la scomparsa del leggendario Bill Russell. Lui avrebbe già voluto farlo allora, ma i tempi tecnici per produrre una nuova maglia non c’erano e quindi sarà adesso.
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