La Fiorentina potrà riprovarci in Conference League il prossimo anno, dopo la vittoria sfumata soltanto all’ultimo atto in questa stagione: l’ammissione alla prossima edizione (per la contemporanea estromissione della Juventus da parte della Uefa) è uno stimolo in più per i viola, che vogliono uscire rinforzati da questo mercato e consegnare ad Italiano una rosa adeguata per continuare a crescere.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto in esclusiva Sandro Cois, per parlare delle vicende della sua ex squadra.
Dopo Parisi e Arthur, Infantino: la convince il mercato che sta facendo la Fiorentina?
“Sì, mi convince: punta su giocatori giovani e già forti. E’ la politica giusta per crescere. Poi conoscendo come lavora Italiano, sono sicuramente investimenti per il futuro”.
La Fiorentina è, o sarà, più forte dello scorso anno?
“Se prenderà ancora un attaccante forte sarà più forte: a mio avviso, al di là dei ritocchi che verranno ancora fatti in altri ruoli, l’unica assenza di rilievo che vedo è quella di un centravanti che abbia senso del gol”.
Non ripartirebbe da Cabral e Jovic?
“Non basta: come dicevo per me manca un attaccante di riferimento, un bomber che garantisca un certo numero di reti”.
Poter partecipare alla prossima Concerence League, che stimolo è per l’ambiente?
“La Conference League è uno stimolo sicuramente importante per tifosi, giocatori e società. Giocare in Europa è sempre bello, anche se potrà togliere qualcosa al campionato”.
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