Leclerc e Sainz sono arrivati ai ferri corti in questa stagione e la cosa non piace al Team Principal Vasseur. L’annuncio è stato piuttosto chiaro
I due piloti della Ferrari si sono punzecchiati a più riprese durante il campionato, alla ricerca di quella palma di prima guida che a Maranello non hanno mai definito. Ora il numero uno del box della Rossa ha deciso di mettere un punto.
Il 2023 non è stato fino a questo momento l’anno della Ferrari. Basta vedere i risultati in pista per capire che qualcosa è andato per il verso storto. Un paio di podi, tante difficoltà nel passo gara, nessuna vittoria e zero duelli con Max Verstappen. Se la passata stagione aveva illuso che si potesse tornare a competere per il titolo iridato, in questa sono tornati tutti con i piedi per terra a Maranello.
Una brutta battuta d’arresto anche per Leclerc e Sainz, vogliosi di gareggiare per il primato, ma ritrovatisi a duellare per la supremazia del proprio box. La posizione di numero 1 non è definita in Ferrari, come avveniva ai tempi di Schumacher o Alonso. Sulla carta i due piloti hanno le stesse opportunità e lo stesso appoggio del team. A dire il vero, almeno sentendo la stampa spagnola non sembrerebbe così. Marca dopo il Gran Premio d’Ungheria ha tuonato forte in difesa di Sainz, a loro avviso rallentato per favorire Leclerc.
D’altronde Charles Leclerc viene considerato il pupillo di Frederic Vasseur, suo scopritore e promotore nella prima stagione in Formula 1 all’Alfa Romeo Sauber. L’arrivo dell’ingegnere francese a Maranello è sembrato a tutti un segnale chiaro di avvicinamento della Scuderia al #16, in controtendenza con quanto avvenuto nel periodo Binotto.
Vasseur, in una recente intervista al Corriere dello Sport, ha voluto però sottolineare come in realtà non sia così e che i due piloti sono esattamente sullo stesso piano.
“Non ho mai scelto di puntare su un solo pilota nella mia carriera. Dico solo che se vuoi cercare di vincere il Mondiale, allora ad un certo punto della stagione devi prediligere chi è più avanti in classifica. Ma noi non siamo in questa condizione”.
Insomma parole chiare che non sembrano seguire la linea della Red Bull con Verstappen e nemmeno il passato della storia Ferrari, di solito sempre propensa ad avere un numero 1 forte all’interno del box.
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