Valentino Rossi e Marc Marquez sono da considerati tra i più grandi piloti di tutti i tempi in MotoGP. Un’ultima rivelazione sui due lascia tutti a bocca aperta
In due hanno conquistato la bellezza di 17 titoli mondiali (9 a 8) e hanno saputo attrarre un pubblico vastissimo alla MotoGP. Marquez ha ancora l’ambizione di superare i record del “Dottore” che si è ormai ritirato.
La MotoGP attuale soffre di un deficit di personalità. I campioni del passato non ci sono più: Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Casey Stoner e Dani Pedrosa hanno lasciato spazio ad una nuova generazione talentuosa ma non al loro pari. Bagnaia, Mir, Quartararo, Bezzecchi e Martin non riescono ad avere quella presa sul pubblico dei loro predecessori al netto di un talento importante.
La DORNA, dopo aver insistito fino in fondo per tenere Rossi più a lungo possibile all’interno del paddock, ora sta facendo la stessa cosa con Marquez, provando a non disperdere il patrimonio del suo potenziale. La ricerca del nono titolo rimane per lo spagnolo la ragione principale per continuare a lottare, con o senza la Honda.
I suoi successi, arrivati sin dal primo anno in classe regina, nel 2013, sono stati accompagnati sia dalla forza della sua moto ma anche molto dalla sua capacità di portarla al limite come nessun altro.
Fare dei paragoni tra ere diverse e piloti di generazioni diverse non è mai semplice, ma ovviamente è un giochino che interessa sempre molto i fan. Marquez e Rossi sono arrivati allo scontro frontale nel 2015, quando “Il Dottore” si stava giocando il suo decimo titolo.
In quell’occasione si sono superati i limiti e ovviamente quell’episodio rimane stampato nella mente di entrambi. Di certo due personalità così forti non potevano andare d’amore e d’accordo e in molti si sono espressi su chi fosse il migliore.
Ultimamente ne ha parlato anche Marco Melandri, intervistato da un sito di scommesse. Il pilota italiano ha dichiarato: “Marquez è il pilota che mi ha impressionato di più, sin dal suo esordio. Nel 2015 mi sono reso conto che ha superato i limiti”.
Melandri poi aggiunge: “Valentino Rossi aveva invece un altro tipo di talento, quello della velocità pura. Il suo modo di ottenere il risultato in ogni condizione è stato davvero unico”.
Ovvio che entrambi manchino terribilmente al giorno d’oggi. Come lo pensa “Macho” lo pensano anche la stragrande maggioranza degli appassionati.
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