Il fantasista argentino Paulo Dybala potrebbe lanciare l’idea di rinforzo tra i pali della porta della Roma, chiedendo a Tiago Pinto un innesto di sua conoscenza che porta il nome di Musso
Paulo Dybala ha un valore enorme per la Roma, tanto da essere diventato in pochissimi mesi il simbolo della rivoluzione lanciata da José Mourinho sin dal primo momento della sua immissione sulla panchina giallorossa come responsabile tecnico.
Non si tratta tanto di valore economico quanto qualitativo in mezzo al campo, oltre al fatto di essere fonte d’ispirazione per buona parte dei suoi compagni e di coloro i quali lo stimano anche al di fuori dello spazio familiare di Trigoria. Dybala ha tanti ammiratori, persino tra calciatori. Una chiave di lettura importante che potrebbe permettere al direttore Tiago Pinto di sfruttare lo strapotere dell’argentino per far accasare nel club capitolino una risorsa ritenuta potenzialmente utile agli scopi stagionali del club.
Si tratta del portiere argentino Juan Musso, connazionale di Dybala e ideale per fungere da primo portiere della Roma al posto di Rui Patricio. Sebbene il portoghese non sia stato etichettato come partente certo, visto il ruolo che riveste nei dettami di Mourinho, il collega di ruolo di proprietà dell’Atalanta è invece stanco di fare il secondo prima alle spalle di Marco Sportiello (ora al Milan) e in un prossimo futuro di Marco Carnesecchi (di prospettiva, di rientro dalla Cremonese).
L’occasione Roma diverrebbe per Musso praticamente irrinunciabile e Dybala potrebbe avere il suo ruolo nell’aggregazione, ambientamento e cambio di marcia dell’amico e connazionale.
Calciomercato Roma, balla Musso per la porta: ci pensa Dybala
Musso alla Roma, segno del destino. O quasi. Il portiere era già stato un obiettivo della Roma in passato, un paio di stagioni fa, ma le attenzioni sono ricadute altrove come la storia insegna. Adesso potrebbe saltare fuori l’opportunità che stava aspettando da tempo.
In termini prettamente operativi e burocratici, Tiago Pinto potrebbe lavorare con la dirigenza dell’Atalanta sulla base di un prestito con obbligo di riscatto legato alla qualificazione in Champions League per l’anno a seguire. Operazione totale da circa 12 milioni di euro, ancora slegata da fondatezze.
Che questo possa essere l’inizio di una nuova avance, ben più concreta delle solite voci di corridoio? Staremo a vedere. Nel frattempo la Roma segue con attenzione altri obiettivi e Musso non sembra affatto essere in cima alla lista.