Partiamo con un’esclusiva: Mbappé non giocherà nell’Inter. E ve lo diciamo andando contro le più grandi testate europee. Cioè, l’Equipe signore e signori. Ma accettiamo il rischio del mestiere e confermiamo: Mbappé non giocherà all’Inter.
Scritta la cazzata, diciamone una un filo più seria: la questione Mbappé è fuori controllo. L’offerta dei sauditi – concreta – è da 300 milioni per il Psg e 700 al giocatore per un anno. Siamo ben oltre la follia.
Lui ha già specificato che non lascerà l’Europa, il club ipotizza di lasciarlo fuori rosa, il Real Madrid attende serenamente di acchiapparlo a zero euro tra un anno. Ormai nel calcio si parla solo di grano ed è normale, ma che tristezza.
Ecco, la verità semmai è che l’Inter cerca con una certa urgenza il portiere. Anzi, i portieri. Nel pomeriggio di ieri è uscita la voce su un’offerta da 15 milioni dei nerazzurri per Emiliano Martinez dell’Aston Villa. Pare che si sia trattata della classica balla di mercato. L’Inter insiste per Sommer, Sommer vuole l’Inter, ma tocca attendere che il Bayern sistemi la sua, di porta. E poi Trubin. Se in corso di mercato le pretese degli ucraini si abbasseranno (rischiano di perderlo a zero) il giovanotto arriverà, viceversa ci si vede fra un anno. In entrambi i casi è giusto accelerare: Inzaghi non è tipo che crea problemi, ma questo non significa che si possa temporeggiare ulteriormente.
Due precisazioni su Lukaku, da 72 ore assai prodigo di messaggi social. Il belga ha deciso da tempo: vuole la Juve e solo quella. Se i bianconeri non riusciranno a piazzare Vlahovic, l’ex Inter cercherà altre soluzioni (alla peggio, l’Arabia), viceversa diventerà il nuovo “nove” di Max Allegri (che lo corteggia da settimane e settimane e settimane). Lukaku parla di “bugie”, attendiamo con ansia che ci racconti la sua verità.
Piccola appendice su Giuntoli, chiamato a un lavoro assai complicato ma al momento indispensabile, quello del “tagliatore di teste”. La Juve quest’estate farà poche cose in entrata, ma dovrà farne molte in uscita. La casa madre ha selezionato Giuntoli proprio perché “maestro di gestione” e certo non per spendere quattrini a strafottere – lo facevano senza porsi tanti problemi i suoi predecessori. La sua missione iniziale non è comprare, semmai mettere ordine. Una cosa che in genere non regala troppe copertine ma che è indispensabile per costruire gruppi di lavoro che abbiano un senso.
Si discute molto del Milan e del suo stra-mercato. C’è chi ipotizza scenari del tipo “farete la fine dell’estate… delle cose formali”. Cazzate. Il Milan non sta prendendo solo “nomi”, sta allargando clamorosamente le rotazioni. E così facendo i rossoneri stanno ovviando al vero problema dell’anno passato: il numero di giocatori “spendibili” sul campo. Ora sono parecchi e sulla carta tutti validi. Da testare in Serie A, per carità, ma validi. Ecco, forse manca un regista, ma a prescindere quello messo in atto dai proprietari americani è senza dubbio vero player trading.
I tifosi della Lazio sono un filo esasperati. Anche mister Sarri. Il mercato non decolla. Il presidente predica calma, l’ambiente non si fida. Sembra di essere tornati a 12 mesi fa a Dimaro nella casa del Napoli… Per carità, non stiamo dicendo che sia tutto meraviglioso, ma la Lazio non deve fare la rivoluzione, non avrebbe senso, deve solo azzeccare qualche pedina e Lotito da questo punto di vista è stato piuttosto chiaro: stanno per arrivare.
E ora scusate, sta arrivando il quotidiano monsone milanese.
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