Uno stacco tra ciò che è stato e ciò che sarà: Juan Cuadrado è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter.
Basterebbe questo per riassumere quanto di paradossale è avvenuto nelle ultime ore nell’asse Milano-Torino; eppure è doveroso riavvolgere il nastro per ricapitolare gli step che hanno portato alla firma di questo pomeriggio.
I soli tre giorni di trattative potrebbero far pensare a un amore a prima vista, ma in questo caso è un’ipotesi da escludere a prescindere. Tra Cuadrado e il mondo Inter negli anni le vicissitudini negative sono state plateali, motivo per il quale l’esterno colombiano non rientrava neanche nei più remoti pensieri dei nerazzurri.
Ciò non toglie, però, che l’Inter ha dimostrato a più riprese che è meglio non stuzzicare il cane che dorme.
Iniziamo il recap. La finestra di mercato estivo della Benamata aveva degli obiettivi prefissati, tra questi quello di riportare “definitivamente” Romelo Lukaku ad Appiano Gentile. Ad infastidire l’operato del duo Marotta-Ausilio è stato per primo il Milan e di tutta risposta l’Inter ha velocemente chiuso l’accordo con Thuram, pupillo dei rossoneri. Un epilogo differente, ma non troppo rispetto a quello avvenuto con il colombiano. Alla porta di Lukaku bussa anche la Vecchia Signora e qui si cade sul recidivo. Il belga fa il prezioso e si gioca la fiducia dell’Inter che dà un’occhiata alle uscite di casa Juve e inizia la valutazione per Cuadrado.
Otto anni di Juventus: gli anni d’oro e i momenti bui, da tutto a niente, fino a colorare le strisce bianche di azzurro. Una rivoluzione si, un paradosso impensabile per molti, eppure adesso realtà.
Nei tre giorni che hanno preceduto l’ufficialità sponda Inter il malcontento si è diffuso rapidamente. Dalla bufera sui social alle contestazioni sotto il quartier generale dei nerazzurri.
Ieri la partenza da Torino e l’emblematico silenzio del giocatore quando gli sono stati chiesti dei commenti sul suo addio alla Juve. Questa mattina il solito iter che precede la firma sul contratto: arriva al Coni per l’idoneità sportiva e l’accoglienza è stata di natura contrastante.
Alcuni sostenitori hanno già archiviato la precedente vita di Juan, lasciandosi andare ad applausi e richieste di selfie; altri, invece, fanno fatica a digerire questo boccone amaro e l’hanno palesato con vari gridi di dissenso. Poco da fare, adesso l’unica possibilità di far ricredere i tifosi è nelle mani del giocatore come ha sottolineato anche il tifo organizzato mediante uno striscione esposto fuori la sede del CONI: “Fino a oggi hai fatto di tutto per farti odiare. Se è altro che vuoi sta a te dimostrare”.
La firma arriva nel tardo pomeriggio negli uffici di viale della Liberazione, il colombiano si lega al club nerazzurro fino al 30 giugno 2024, un’operazione chiusa dall’Inter a parametro zero.
Una sorpresa certamente anche per il tecnico piacentino, un vero e proprio asso nella manica per Simone Inzaghi che già da domani potrà contare sul colombiano. Il classe 1988 si unirà al gruppo in ritiro ad Appiano Gentile già questa sera.
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