Una delle notizie più importanti di queste ultime ore è la firma, che sembrerebbe sempre più vicina, di Juan Cuadrado con l'Inter. Tale indiscrezione ha fatto piuttosto rumore, non tanto per discorsi legati al mercato, quanto al fatto che l'esterno colombiano di 35 anni è stato, dall’estate 2015 allo scorso 30 giugno, uno dei pilastri e giocatori simbolo della Juventus. Tale operazione non è vista dunque di buon occhio da una buona parte del tifo nerazzurro.
Per parlare di Cuadrado, Sportitalia.com ha contattato Ruben Olivera, ex centrocampista di nazionalità uruguaiana che in carriera ha vestito maglie prestigiose come quelle di Juventus, Genoa, Lecce, Fiorentina e Latina. Proprio in Salento, nella stagione 2011/2012, e in maglia viola, da luglio 2012 a gennaio 2013, Olivera è stato compagno di squadra di Cuadrado.
Arriviamo subito al sodo, cosa pensa di questo imminente trasferimento di Cuadrado all'Inter?
"Non ho parlato direttamente con lui ma, avendo diverse conoscenze all’interno dell'ambiente Juve, ho saputo che è rimasto deluso dal mancato rinnovo del contratto, voleva restare a Torino. Poi l’accordo non è stato trovato e quindi si è rimasto senza squadra. La sua intenzione era quella di proseguire in Europa".
Con ogni probabilità, il presente si chiamerà Inter. Anche se la maggioranza dei tifosi nerazzurri, tra il suo attaccamento alla Juve e l'età, sono fortemente contrariati a questa operazione.
"Appena lo vedranno in azione, si innamoreranno subito di Juan. Peraltro stiamo parlando di un giocatore perfetto come quinto di centrocampo nel sistema di gioco di Inzaghi. Poi è vero che non è più giovane, ma si è sempre allenato molto bene ed ha un gran fisico: sono convinto che almeno altri uno-due anni ad alti livelli può farli".
Lei ha conosciuto Cuadrado nel 2011 a Lecce, quando era ancora giovane. Che ricordi ha di quel periodo?
"Era già un ragazzo in gamba. Arrivava dall’Udinese, con cui giocava molto poco e fu voluto da Di Francesco. Poco a poco, assieme a Muriel, era diventato una pedina fondamentale. Purtroppo non riuscimmo a salvarci, ma a livello individuale fece una stagione super. Infatti pochissimo tempo dopo ci ritrovammo a Firenze".
Un episodio particolare di lui che ancora ricorda?
"Anche per il fatto che siamo entrambi sudamericani, uscivamo spesso assieme. Quindi di momenti ce ne sono tanti. Ma a livello di campo ne ricordo uno su tutti: era quel Lecce-Inter del 2012, e a fine partita Chivu viene da me e mi chiede: “Come si fa a fermare Cuadrado?”. E me lo chiese uno che aveva da poco vinto il triplete affrontando squadre e avversari fortissimi".
Per concludere, lei ormai vive fisso a Latina da otto anni. Quali sono i suoi progetti futuri?
"Qui a Latina ho delle mie attività con mia moglie, tra cui un bar in città. L’anno scorso ho allenato per un periodo l’Aprilia. In questi mesi mi sono aggiornato seguendo tante partite, sperando che presto arrivi una proposta interessante da una società".
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