Lotito al centro dell’attenzione per la vicenda Milinkovic-Savic, svela un incredibile retroscena di mercato
E fu così che, dopo 8 anni di onoratissima militanza nel club biancoceleste, Sergej Milinkovic-Savic andò via. Uno degli idoli assoluti del popolo laziale, lo straniero più prolifico – sebbene sia un centrocampista – nella storia della società capitolina, ha preso il volo. E non per una big europea, come qualcuno ha sempre pensato che prima o poi dovesse finire.
Non a causa di un’offerta scandalosa per il suo cartellino, che magari il patron Lotito avrebbe preso in considerazione dopo anni e anni di muro. È stata la clamorosa offerta al giocatore che ha fatto vacillare il serbo, che alla fine ha ceduto alla lusinga araba.
E così, dopo anni di pressing da parte soprattutto della Juve, ma anche di parecchi top club inglesi – celebre il ‘no’ del numero uno laziale ad un’offerta di 100 milioni dallo United, datata giusto 4 anni fa – Milinkovic è partito per ‘soli’ 40 milioni. Il prezzo dello slavo è sceso vertiginosamente non per un calo delle sue prestazioni, rimaste sempre su livelli d’eccellenza, ma perchè era ormai chiaro a tutti che il contratto in scadenza a giugno 2024 non sarebbe stato rinnovato.
A quel punto l’incrollabile barriera eretta da Lotito si è disgregata. Lo stesso vulcanico patron della Lazio, mai banale nelle sue dichiarazioni, ha svelato un clamoroso retroscena, datato 2018, riguardante un incredibile assalto (respinto) al suo gioiello.
“Nel 2018 ho rifiutato 140 milioni dal Milan per Sergej Milinkovic-Savic. Erano 60 milioni pagabili subito e altri 80 pagabili in 5 anni con la Champions League. Era già del Milan, ma non me ne sono pentito”. Questa la clamorosa rivelazione, rilasciata ai microfoni de ‘Il Messaggero’, del presidente laziale. Negl ultimi mesi il serbo era stato accostato anche al Milan – era un pupillo di Maldini, come di mezza Europa, del resto – ma nessuno avrebbe potuto immaginare che ci fosse stata un’offerta di tale portata.
Il sentire comune, per lo meno relativamente al mercato interno, aveva sempre visto la Juve come il club che aveva insistentemente provato a strappare il calciatore alla Lazio. E invece ecco spuntare il retroscena Milan, che all’epoca, qualora la proposta fosse stata accettata, avrebbe preso un Milinkovic ancora 23enne.
Alla luce di quanto incassato oggi, 2023, per il Sergente, forse qualche rimpianto finanziario sarebbe anche lecito averlo. Le evoluzioni inaspettate del mercato hanno invece portato il club e lo stesso giocatore ad addivenire ad una conclusione che fa discutere, e lo farà per tanto tempo, tutti gli addetti ai lavori.
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