Il ribaltone che potrebbe cambiare le sorti della Juventus in un risvolto inaspettato: ecco cosa potrebbe accadere
L’uscita della Juventus dal progetto della Superlega non è ancora avvenuta in via ufficiale. Tuttavia, la dirigenza bianconera ha comunicato la sua decisione a Real Madrid e Barcellona tramite un comunicato e presentato formalmente, secondo il quale oltre alla decisione in sé viene espresso anche il motivo per cui ciò è avvenuto.
La trama si infittisce giorno dopo giorno. Con tutti gli sviluppi del caso che non stanno facendo altro che alterare il corso degli eventi. Così, dopo questa comunicazione, a ‘rischiare’ grosso è Ceferin. E non più i bianconeri, come si credeva fin dall’inizio. Lo stesso numero uno della UEFA sembrava quasi “pretendere” il forfait della Juve, ma questa decisione gli si potrebbe ‘ritorcere’ contro in maniera piuttosto clamorosa. Un po’ come un boomerang.
In pochi si sarebbero mai aspettati un risvolto del genere. Sembra infatti che l’uscita dei bianconeri da questo progetto possa essere vista come una logica reazione alle ‘pressioni’ ricevute dai vertici. Chiave di lettura molto interessante, che porta ad alcune riflessioni sui fatti accaduti. E che si presuma possa mettere in posizione meno comoda Ceferin. Anche se ovviamente sono soltanto ipotesi, ma che potrebbero non essere così irrealizzabili.
A quanto pare le pressioni ricevute dalla Juventus potrebbero avere delle conseguenze per l’organo europeo. In sede di Corte di Giustizia Europea potrebbe essere considerata la cosiddetta “Juvexit” come frutto di pressioni. A spiegare nel dettaglio in un suo documento è Robby Houben, professore all’Università di Anversa, con il testo pubblicato che sintetizza lo stato della questione UEFA-Superlega.
Nel prossimo periodo verranno esaminate dalla Corte di Giustizia Europea, la quale ha messo al vaglio ogni singolo aspetto inerente a questa intricata vicenda. Nel complesso, però, l’organo UEFA ha ancora una posizione di netto favore.
Juventus-UEFA, la situazione nel dettaglio
Non ci sono gli estremi per sostenere che la UEFA possa correre il rischio di abuso di esercizio del proprio ruolo. Anzi, secondo l’avvocato Rantos, una Superlega può anche essere messa in piedi, ma l’Uefa avrebbe poi il diritto di poter sanzionare i club che aderiranno al progetto. Il parere di Rantos (dello scorso dicembre 2022 sulla Superlega) non è vincolante per i giudici ma resta svincolato a favore dell’organismo europeo.
Questo non toglie che le ‘pressioni’ non passeranno inosservate. Ma prima della fine dell’estate non sarà possibile stabilire alcun verdetto. La sentenza per capire quali provvedimenti eventualmente adottare, se ce ne sarà bisogno, si terrà nel mese di settembre.