Trubin sta diventando uno dei protagonisti di questa prima fase del mercato estivo. Dopo i rumors di mercato e le conferme che hanno dato direttamente alla nostra redazione l’agente del giocatore ed il vice ds dello Shakhtar Donetsk, riguardo la possibilità che il portiere si possa trasferire in Italia nel corso dell’estate, ieri è stato il turno di Piero Ausilio, il quale si è esposto sulla stima che l’Inter ha per il giovane talento ucraino.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto l'allenatore portoghese Fernando Valente, che ha incrociato l'estremo difensore nelle giovanili dello Shakhtar Donetsk – per quanto brevemente, dato che venne aggregato molto presto in prima squadra -, oltre a Sudakov, altro prodotto del club ucraino che sta facendo parlare di sé.
Mister, Trubin si è fatto notare talmente presto e si parla di lui da così tanto, che ci si potrebbe dimenticare che parliamo di un classe 2001, non trova?
"È proprio così: è giovane, ma ha molta esperienza perché ha cominciato a lavorare con la prima squadra molto, ma molto presto. Nonostante abbia 22 anni ha accumulato presenze in palcoscenici importanti, coppe europee e Nazionale comprese".
Cosa la colpì del primo Trubin che ha conosciuto allo Shakhtar?
"La sua calma, la freddezza che riesce ad avere sotto pressione. E' un ragazzo calmo che impara e cresce dalle partite che gioca ed anche dalle sconfitte, dagli errori. Ha un grande ed innato talento e da ogni allenatore con cui ha lavorato ha tratto qualcosa. Fonseca, Castro, De Zerbi: è cresciuto moltissimo. Ora è pronto per giocare davvero in qualsiasi club del mondo".
L'Inter potrebbe vendere Onana, che oggi è un portiere affermato a livello internazionale. Pensa che Trubin sia o possa arrivare a livello dei migliori al mondo?
"Può raggiungere un livello davvero molto alto. È giovane, ha molta qualità e sarei curioso di vedere quanto potrebbe alzare ancora l'asticellaandando a giocare nei migliori club del mondo e con i migliori allenatori del mondo, posto che già lo Shakhtar è un grandissimo club. Tenga presente quello che è il suo più grande punto di forza ovvero la mentalità: lui sa che in ogni allenamento può migliorare e lo fa. Questo lo porterà a fare bene in qualsiasi club dovesse andare".
Un altro giocatore che ormai è alle luci della ribalta da tempo è Sudakov. Ci parla di lui?
"Con Sudakov ho avuto un grande rapporto per quasi due anni. Un giocatore con visione di gioco, capisce prima cosa succederà e supporta questa intelligenza con tecnica e talento. Lo vedrei bene in tante squadre".
Anche nel Napoli, cui venne accostato in inverno e che ha un'innata indole offensiva?
"Può giocare in qualsiasi club, come Barcellona, Bayern, City. Club che solitamente hanno il possesso del pallone. Non lo spaventa mai cercare di avere la sfera in qualsiasi posizione del campo. Giocatore fantastico, un top player. Per me il giocatore di più grande talento che ci sia in Ucraina. Ora possiamo vederlo all'opera negli europei Under 21. Credo che possa giocare quindi in qualsiasi squadra di alto livello e qualsiasi squadra che giochi in modo offensivo".
La sua storia è poi stata segnata da questa guerra. Ricordiamo ancora quella foto di lui in un bunker, con la fidanzata…
"All'inizio della guerra ha passato davvero quel momento drammatico con la sua ragazza che oggi è sua moglie. Ora, per quanto riguarda lui fa parte del passato, perché il club lo ha aiutato e stanno tutti bene. È un gran bravo ragazzo e ora ha una bella famiglia ed una bella vita. La guerra può avere di cambiato la personalità. Prego perché la guerra finisca perché Sudakov e tutti gli ucraini meritano una vita migliore, per come sono e per quanto lavorano".
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