Michael Schumacher è ancora nei pensieri e nel cuore di milioni di tifosi della Ferrari che sperano in una sua guarigione che ad oggi è quanto meno improbabile
Il suo nome scalda ancora i cuori di milioni di tifosi della Ferrari e degli appassionati di Formula 1 in genere. Michael Schumacher da quasi dieci anni vive recluso all’interno della sua villa in Svizzera insieme alla famiglia che non smette di accudirlo e di restargli vicino.
Da quella tragica caduta sugli sci sulle nevi di Meribel sono trascorsi più di nove anni e quell’evento ha letteralmente stravolto la vita della famiglia dell’ex fuoriclasse di Kerpen. La speranza è l’ultima a morire ma con lo scorrere inesorabile del tempo le possibilità di una guarigione di Schumi o di un corposo miglioramento si riducono sempre di più.
Ma pensare a Michael Schumacher significa stimolare i ricordi, innumerevoli, del percorso professionale e umano del fuoriclasse tedesco. Com’è noto Schumi ha avuto il merito indiscutibile di riportare la Ferrari sul tetto del mondo in Formula 1 dopo un’astinenza durata più di vent’anni. E non lo ha fatto per una sola stagione, bensì per cinque consecutive.
Nessun tifoso del Cavallino Rampante, neanche il più ottimista, poteva immaginare che la Rossa fosse in grado di esercitare una vera e propria egemonia durata la bellezza di cinque anni. Quasi vent’anni dopo quelle straordinarie imprese è un talentuoso driver di Monte-Carlo, Charles Leclerc, a sognare di ripercorrere le gesta del suo leggendario predecessore.
Leclerc come Schumacher, la scena da brividi si ripete: tifosi senza parole
In realtà Leclerc ha già ripetuto un gesto che lo stesso Schumi compì diciotto anni fa. Perchè pochi sanno che il campione tedesco e il giovane monegasco si sono già incontrati: eravamo nel 2005 sul circuito di Le Castellet in Francia e Michael si fermò a firmare autografi a dei giovanissimi piloti dei go kart, tra i quali proprio Leclerc.
Diciotto anni dopo a firmare autografi ad alcuni aspiranti campioni è proprio Leclerc che evidentemente si rivede in quei bambini entusiasti e così pieno di sogni meravigliosi da realizzare. Si è rivisto bambino a sua volta, quando travolto dalle emozioni si avvicinò a Schumacher per chiedergli una firma sulla sua tuta da pilota. La speranza è che sia proprio Charles a riportare quel titolo iridato che a Maranello manca ormai da sedici anni, un’eternità.