Dopo l’ultimo incidente di tre anni fa, la vita di Alex Zanardi è cambiata di nuovo ma non l’affetto dei tifosi: ora c’è la conferma
Se lo sport paralimpico negli ultimi 15 anni in Italia ha vissuto un vero boom è merito della maggiore sensibilità da parte di società e istituzioni. Ma anche dei suoi simboli, come Alex Zanardi che fin da subito si è gettato a capofitto nella nuova avventura.
Un impegno a tutto campo, come atleta ma anche come testimonial con il supporto delle aziende che hanno creduto nel suo impegno. L’ex campione di Formula 1 e Indycar con gli anni si è costruito una solida carriera alla guida della sua handbike, che l’ha portato a vincere anche quattro ori paralimpici a Londra 2012 e Rio 2016. Poi però si è anche dedicato al paratriathlon, con risultati entusiasmanti.
E stava pensando alla Paralimpiadi di Tokyo, poi rinviate di un anno, quando nell’estate del 2020 aveva inventato Obiettivo Tricolore. Una staffetta nata per sensibilizzare il pubblico sul tema della disabilità sportiva ma anche per far uscire gli italiani dalla prima terribile fase della pandemia.
Il 19 giugno di quell’anno, sulla Statale 146 attorno a Siena lo scontro con un camion con conseguenze fisiche pesantissime. Il ricovero al Policlinico Le Scotte di Siena dove è stato sottoposto a diversi interventi per stabilizzarlo, ma poi altre tappe in ospedale e centri specializzati. L’ultimo è stato quello al San Bortolo di Vicenza dove è seguito dal dottor Giannettore Bertagnoni.
Da allora la famiglia ha preferito la via del silenzio, rotto lo scorso ottobre quando Alex è stato dimesso da Vicenza dopo l’incendio che aveva danneggiato la sua casa. Il comunicato confermava che il paziente era in condizioni stabili e da allora non ci sono aggiornamenti.
Alex Zanardi, l’ultima decisione fa commuovere i tifosi: c’è la data ufficiale
In realtà però adesso arriva la conferma che ci sono novità importanti in vista. A settembre infatti tornerà l’appuntamento con la staffetta di Obiettivo Tricolore. Gli organizzatori di Obiettivo3 hanno decisi di collegare idealmente nel percorso le città che ospiteranno le prossime Paralimpiadi, quelle estive ma anche quelle invernali.
Non a caso la partenza sarà il 9 settembre da Cortina d’Ampezzo (lo scorso anno tappa d’arrivo della staffetta) e sede paralimpica, e arrivo dopo 26 tappe a Parigi, sede delle Paralimpiadi estive 2024. In tutto 1.600 chilometri che vedranno come protagonisti atleti con handbike, biciclette, carrozzine olimpiche e canoa.
Diverse tappe italiane ospiteranno villaggi aperti al pubblico, con atleti e associazioni per far conoscere e provare le diverse discipline paralimpiche, Inoltre saranno organizzati eventi a carattere promozionale, coinvolgendo diverse scuole. Un progetto con testimonial speciali, come gli ex campioni Francesco Moser, Kristian Ghedina, il fondista medagliato olimpico Federico Pellegrino e il ct azzurro di bici Daniele Bennati.
Ma anche i ciclisti paralimpici Andrea Tarlao e Fabio Radrizzani, la senatrice ed ex atleta paralimpica Giusy Versace, gli attori comici Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri. Tra gli staffettisti anche Cristina Nuti, prima italiana con la sclerosi multipla a completare un Ironman.