La Juventus ha comunicato oggi ufficialmente il rinnovo annuale di Adrien Rabiot. Il centrocampista francese ha accettato il rinnovo fino al 2024 allo stesso ingaggio delle precedenti quattro stagioni. Una scelta molto originale, in un periodo in cui i calciatori in scadenza approfittano della fine naturale del loro contratto per cambiare squadra, il francese ha fatto un “gesto d’amore”.
L’ex centrocampista del PSG, nonostante diverse offerte provenienti dalla Premier League e da squadre che giocheranno la Champions League, ha scelto di rimanere con la Juventus. Una decisione di “responsabilità”, come quella che nel video messaggio diffuso oggi, Adrien dice di sentire nei confronti del club quando indossa la maglia della Juventus. Un gesto d’amore inusuale soprattutto in questo periodo di offerte faraoniche.
Nella permanenza di Rabiot in maglia Juventus ci sarebbe anche lo zampino di Massimiliano Allegri. Per mesi sembrava scontato che classe ‘95 transalpino salutasse Torino e la Vecchia Signora, ma così non è stato quasi certamente anche grazie ad Allegri. Il tecnico livornese è l’allenatore che ha saputo tirar fuori il meglio da Adrien che sotto la sua gestione ha messo assieme 11 gol e 6 assist: miglior stagione, statisticamente parlando della sua carriera. La permanenza del tecnico ha indotto dei ragionamenti che hanno portato Rabiot a puntare sul tentativo di rilancio della Juventus senza coppe per affermarsi ancora.
La società bianconera ha scelto e lavorato duramente per confermare Rabiot per dare a Massimiliano Allegri una certezza in vista della prossima stagione. D’altronde alcuni dei pilastri bianconeri della gestione Allegri 1 e 2 stanno per salutare come Juan Cuadrado che lascerà la Juventus il prossimo 30 giugno. Intelligente la mossa dell’arrivo di Timothy Weah per sostituire il colombiano, ma seppur bravo Allegri ha bisogno di “pilastri” e certezze.
Dal punto di vista dei conti, altro aspetto importante da valutare, la mossa Rabiot ha un senso ben preciso. Il prossimo anno, il quinto in Italia, sarà l’ultimo in cui il centrocampista francese potrà usufruire dei vantaggi fiscali del “decreto crescita”. Una mossa quella della Juventus che le permetterà di non spendere per un cartellino (più un ingaggio). Rabiot, invece, fu ingaggiato a zero nel 2019 con la tassazione agevolata, da qui l’idea di un contratto annuale. Ora il nuovo contratto durerà una sola stagione, ma l’anno prossimo i bianconeri confidano di tornare in Champions League. Allora, a seguito di un eventuale ritorno nella massima competizione europea, magari si tratterà un nuovo accordo.
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