Gerard Piqué batte cassa nei confronti del tennis: emerge un’incredibile vicenda che rende protagonista l’ex difensore del Barcellona
Dal calcio al tennis, l’ex centrale della Nazionale spagnola vuole sempre mantenere un ruolo di primo piano, chiedendo ora cinquanta milioni di dollari alla federazione internazionale, per una situazione che ha scatenato tante polemiche tra gli appassionati.
Smessi i panni del calciatore, Gerard Piqué sta diventando sempre più un protagonista trasversale nel mondo del gossip e dello sport. La storia d’amore con Shakira non è proprio finita in scioltezza tra canzoni e round in tribunale, la creazione della Kings League ha scatenato un grande dibattito sul futuro del calcio e su come potrebbe diventare lo sport fra qualche anno.
Per completare il trittico, sono arrivati gli attacchi dello spagnolo alla federazione del tennis, in particolare sugli investimenti fatti qualche tempo fa in Coppa Davis, con una maxi richiesta di risarcimento ora avanzata.
Lo spagnolo ha sempre diversificato i suoi investimenti già da calciatore, tanto da aver comprato squadre di club nonché allargato il suo raggio d’azione a svariati eventi sportivi, collaborando in prima persona con sforzi economicamente importanti. Lo spagnolo non è soddisfatto, con la sua società Kosmos ha investito ma non ha avuto un grande ritorno in termini di resa finale.
Ecco allora come Piquè attacca la Coppa Davis: “Era una competizione decadente, abbiamo dato una svolta al torneo a livello sportivo, economico e di pubblico, passandola da tre a quindici sponsor prima del covid”.
Ed è proprio la fase pandemica a dare una sterzata. Piquè avrebbe investito in quattro anni qualcosa come 100 milioni ma c’è una disputa con la federazione tennistica, volendo ora metà della cifra a titolo di risarcimento.
Nelle parole riportate da Marca, Piquè ha attaccato frontalmente i vertici internazionali del tennis: “Nel 2020 non c’è stata la Davis, nel 2021 si è giocata a porte chiuse e le cifre da noi pagate erano fuori mercato. Molte leghe si sono adattate, quella del tennis non ha voluto rinegoziare quei termini”.
L’investimento fa discutere, due stagioni senza un grande ritorno di immagine ed economico fanno la differenza. Piquè ha attaccato il tennis mondiale ma non è entrato in ulteriori dettagli, per via di alcuni accordi di segretezza ma quanto detto basta a scatenare un polverone: “Volevamo investire di più, ma dopo la rescissione da parte della federazione c’è ora questa disputa e noi rivendichiamo 50 milioni”.
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