Un grande campione degli scorsi anni è tornato improvvisamente alla vittoria: non otteneva un successo da due anni.
Altro che ritiro: un grande campione è tornato finalmente non solo a farsi rivedere nel circuito, ma anche a portare a casa una vittoria imprevedibile. Non riusciva a conquistare un torneo da due anni, a causa anche di numerosi problemi fisici che lo hanno costretto a lungo a rimanere lontano dai campi. Alla fine però è riuscito a rientrare, e con il trionfo di questa settimana ha metaforicamente messo fine a un calvario che sembrava davvero interminabile.
Prima l’infortunio alla caviglia, poi l’operazione all’anca. Tante chance per provare a rientrare sfumate a causa di complicazioni dell’ultimo minuto. Una serie di sfortunati eventi che avrebbero potuto abbattere anche i campioni più coraggiosi, i giocatori di maggior personalità, quelli più desiderosi di conquistare vittorie, tornei e prestigio. Ma non lui.
Certo, al ritiro ci ha pensato. Lo ha ammesso lo stesso giocatore in questi giorni. L’ultimo periodo che ha dovuto affrontare è stato infatti durissimo e lo ha portato a sfiorare l’idea di appendere la racchetta al chiodo, di smettere con il tennis agonistico, di arrendersi al destino avverso. Ma è riuscito a respingere ancora una volta la tentazione e alla fine è stato ripagato da un risultato decisamente a sorpresa. Dopo più di due anni è riuscito infatti a portare a casa nuovamente un successo.
Magari non un trionfo prestigioso come quelli cui ci aveva abituati nel suo periodo d’oro, ma comunque il primo passo, decisamente incoraggiante, per poter immaginare per lui ancora un futuro ad alto livello nello sport del suo cuore.
Tennis, torna a vincere dopo più di due anni: successo improvviso per un grande campione
L’ultima volta che Kei Nishikori aveva vinto un torneo era il 2021. Si trattava in quell’occasione del Masters 1000 di Indian Wells, sul cemento americano che tante gioie gli ha regalato nel corso della sua carriera. Da allora è iniziato per lui però un calvario senza fine, tra infortuni e periodi di stop forzati che gli hanno impedito di giocare o allenarsi per mesi. Il suo destino sembrava segnato, ma improvvisamente, negli ultimi giorni, è tornato a sollevare un trofeo, dimostrando di avere ancora qualcosa da dare a questo sport.
A far risorgere il campione nipponico, classe 1989, è stato il Challenger di Palmas del Mar, Porto Rico. Dopo un percorso quasi netto, con un solo set perso nell’intero torneo, il tennista è riuscito a superare in finale Michael Zheng, numero 543 del mondo, arrivando a conquistare un successo dal sapore speciale. “Non credevo di poter vincere“, ha dichiarato subito dopo il trionfo Nishikori, mostrando grande fiducia per il futuro. Il modo in cui è riuscito a giocare gli ha dato infatti nuovo coraggio, convincendolo di poter ancora competere anche nel circuito maggiore.
Una convinzione evidentemente condivisa anche da altri grandi campioni, come Andy Murray. Lo scozzese, costretto a sua volta a un lungo stop causa infortunio, sta infatti recuperando con un cammino simile a quello di Nishikori e, dopo essersi aggiudicato il secondo Challenger consecutivo, ha ritrovato la top 40, in tempo per poter ambire a diventare testa di serie a Wimbledon, il ‘suo’ Slam del cuore. Che possa diventare per ispirazione per il campione nipponico magari in vista degli US Open? Una speranza per i suoi tifosi e per tutti gli appassionati di tennis.