Da questa mattina è ufficiale, Edin Dzeko è ufficialmente un calciatore del Fenerbahçe, mancano solo le visite mediche. Il bosniaco, 37 anni, lascia l’Italia e la Serie A dopo 8 stagioni e l’Inter dopo due ottime annate in cui ha vinto i suoi primi titoli in Italia. Sei anni alla Roma e due all’Inter per far segnare 107 reti in 268 gare nel nostro massimo campionato. Un segno indelebile nella storia della Roma, un contributo fondamentale per i quattro trofei nerazzurri di queste ultime due stagioni.
Nell’addio di Edin Dzeko alla Serie A c’è tanto amore, quello dei tifosi romanisti che lo hanno sostenuto anche dopo la prima difficile stagione. Ma c’è anche qualche rimpianto dovuto a quello scudetto mai arrivato coi giallorossi e solo sfiorato con l’Inter di Inzaghi. A Roma ci ha provato Edin, ha conquistato anche il titolo di capocannoniere, ma non è bastato. Sempre dietro alla Juventus, che poi nell’estate 2020 lo avrebbe anche voluto portare in bianconero, impresa fallita.
Poi il passaggio all’Inter Campione in carica, la speranza di collezionare quello scudetto tanto agognato, e ancora la delusione. Il sorpasso del Milan, la sfida a distanza “persa” col collega Giroud. C’è sempre stato qualcuno “meglio”. È il caso di quest’anno, con l’età che passa l’Inter aveva pensato di affiancargli Romelu Lukaku. Il belga per larghi tratti della stagione non è stato disponibile, costringendo il bosniaco agli straordinari. Risultato? Scudetto sfuggito già a gennaio, Osimhen centravanti dominante come lo era stato Edin in passato, ma con la differenza che il nigeriano lo scudetto se lo è messo in tasca.
L’ultima speranza per centrale il bersaglio grosso è ghiotta. La finale di Champions League è l’Occasione. Quasi come una chiusura del cerchio, Edin nella sua ultima partita “italiana” sfida il suo passato il Manchester City, ma perde. La sconfitta di Istanbul chiude la carriera italiana del bosniaco che ora è atteso da quella che sarà probabilmente l’ultima grande avventura della carriera: Dzeko tenterà di riportare il titolo al Fenerbahçe dopo 10 anni.
L’addio certo di Lukaku (per cui al momento un ritorno è difficile) e il passaggio di Dzeko al Fenerbahçe aprono scenari interessanti in casa Inter. La squadra nerazzurra che aveva in programma di vendere anche Correa, dovrà rivedere i suoi piani. Vendere anche il Tucu sarebbe un azzardo. Infatti, i nerazzurri in quel caso avrebbero il solo Lautaro Martinez in attacco, più eventualmente Sebastiano Esposito di rientro dal positivo prestito al Bari (ma destinato a salutare ancora). Ecco dunque che l’Inter in questa situazione dovrà acquistare almeno due o tre attaccanti per completare il reparto offensivo. Un lavoro non da poco per Marotta e Ausilio, al momento attivissimi su Frattesi.
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