Dopo tanto rumore e tante indiscrezioni, il Napoli ha il suo nuovo allenatore è Rudi Garcia. Nella serata di ieri, quando le indiscrezioni più insistenti e apparentemente più credibili sembravano portare a Chrisotphe Galtier, Aurelio De Laurentiis ha stupito. Col più classico dei suoi tweet ha dato l’annuncio dell’ingaggio di un altro francese Rudi Garcia, che in Italia c’è già stato dal 2013 al 2016, sulla panchina della Roma.
Quello del Napoli è stato un lungo casting. Da quando Luciano Spalletti ha dato l’annuncio del suo addio, poche settimane prima della fine del campionato, i Campioni d’Italia nella persona del loro presidente hanno cominciato un lungo casting. Una ricerca quella di De Laurentiis per il suo Napoli che sarebbe arrivata nelle scorse settimana, parola di De Laurentiis, anche a 49 candidati. Di questi però solo una parte era probabilmente aderente alle necessità esternate da DeLa che vorrebbe continuare a far giocare il Napoli col 4-3-3. Per questo motivo era apparso piuttosto strano l’avvicinamento delle ultime settimane Paulo Sousa. In realtà, con Rudi Garcia, ex tecnico della Roma, vi era già stata una cena nelle scorse settimane. Cena che deve aver aperto la pista a tanti colloqui, visto che DeLa nel tweet odierno di annuncio ha parlato di ben 10 giorni di contatti costanti, addirittura frequentazione.
59 anni, francese, Rudi Garcia vanta un’esperienza di oltre 20 anni di carriera soprattutto in Ligue1. Nel campionato francese è riuscito ad affermarci poco prima dell’inizio dell’egemonia del PSG, vincendo il penultimo titolo della storia del Lille. Correva la stagione 2010/11 e Garcia firmò un clamoroso double, lanciando un talento purissimo come Eden Hazard.
Successivamente nel 2013 fu l’allenatore della rinascita della Roma dopo le delusione Luis Enrique e Zeman. Arrivò in Italia, semisconosciuto, e diede filo da torcere alla Juventus di Antonio Conte, spingendola a chiudere la stagione alla clamorosa quota di 102 punti. Collezionò due secondi posti nelle stagioni 13/14 e 14/15, prima di essere esonerato e sostituito a inizio 2016 proprio dal suo attuale predecessore Luciano Spalletti. Anni nei quali fu grande protagonista della Serie A: è rimasta celebre la sviolinata mimata a Rocchi durante Juventus-Roma 3-2 dell’ottobre 2014.
Dopo l’esperienza alla Roma, comunque terminata con due ottimi piazzamenti, ha raccolto poche soddisfazioni. Per due anni e mezzo da metà 2016 al 2019 ha guidato, in patria, l’Olympique Marisiglia cogliendo al massimo un 4° posto nel 2017/18. Medesimo risultato anche con l’Olympique Lione guidato dall’autunno 2019 al 2021. Tuttavia, alla guida dell’OL si è guadagnato anche l’accesso alla semifinale di Champions, nelle fasi finali giocate a Lisbona nell’anno del covid. Il cammino della squadra di Garcia fu straordinario perché riusì ad eliminare prima la Juventus e poi il Manchester City. Fermandosi solo al cospetto del Bayern poi Campione d’Europa.
Nell’ultimo anno aveva un po’ “perso” la strada dell’Europa, accettando i ponti d’oro dell’Al Nassr, dove ha allenato fino ad aprile Cristiano Ronaldo.
Ora De Laurentiis punta su di lui per proseguire il grande percorso intrapreso da Luciano Spalletti con il terzo scudetto della storia del Napoli. Una sfida difficile perché molto dipenderà dalle strategia di mercato del presidente De Laurentiis. Se Garcia avrà una squadra forte come quella allestita la scorsa estate potrà certamente stare tra le prime della classe. In alternativa, sarà più dura. Certo sia Garcia che De Laurentiis puntano sulla personale voglia di riscatto, ma ovviamente anche la “devozione” di Garcia verso il modulo, il 4-3-3 ha fatto la differenza. Dal 1° luglio comincerà l’avventura: Rudi Garcia è il nuovo allenatore del Napoli Campione d’Italia.
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