ESCLUSIVA SI Fossati: “Felice del biennio all’Hajduk, su Berlusconi…”

Lo scorso 31 maggio è ufficialmente terminato il biennio all’Hajduk Spalato di Marco Ezio Fossati, centrocampista classe 1992 cresciuto nel vivaio del Milan nonché ex, tra le altre di Cagliari, Verona e Monza.

Intervistato in esclusiva da Sportitalia.com, il giocatore, al momento svincolato, ha ripercorso questi suoi due anni in Croazia, senza dimenticare il precedente periodo in quel primo Monza di Silvio Berlusconi, scomparso nella giornata di ieri. 

Che esperienza è stata questa all’Hajduk? 

"Una esperienza che avrei fatto anche prima, purtroppo c’è un pregiudizio nei confronti dei giocatori italiani che vanno all’estero. In ogni caso sono stato contento sotto tanti aspetti: da quello tecnico al fatto che ho avuto l’opportunità di giocare in Europa, obiettivo che avevo sin da inizio carriera". 

Peraltro lei arrivò a Spalato a febbraio 2021, in piena pandemia da Covid-19. 

"Ricordo bene infatti che il campionato era fermo e all’inizio eravamo in sette ad allenarci. Poi un poco alla volta sono tornati tutti. In quei primi mesi avevamo fatto una scalata incredibile in campionato". 

Che torneo è la Hrvatska nogometna liga? 

"Un campionato abbastanza fisico, sicuramente meno tattico di quello italiano. Ma ci sono tanti giovani di talento. Come giocatore italiano ero stato subito etichettato come giocatore forte e difensivo. Negli ultimi quindici anni sta dominando la Dinamo Zagabria, ma a livello di storia l’Hajduk è il club più prestigioso e piano piano sta tornando". 

Due momenti indimenticabili con quella maglia? 

"Sicuramente la vittoria della Coppa nazionale di un anno fa e il mio gol segnato al Villarreal la scorsa estate in occasione dei preliminari di Conference League". 

Prima dell’Hajduk invece era al Monza. Proprio ieri la tragica notizia della scomparsa del presidente Silvio Berlusconi. Che ricordo ha di lui? 

"Ero personalmente legato a lui avendo fatto il settore giovanile del Milan sotto la sua dirigenza. Successivamente avevo fatto un periodo all’Inter per tre anni, ma dopo tornai al Milan e, sempre con lui presidente, firmai un quinquennale, il mio primo contratto da professionista. Lo ritrovai appunto al Monza e fui il suo primo acquisto da quando rilevò il club. Gli devo davvero tantissimo, Berlusconi poi è uno che ha fatto la storia del calcio italiano. Quando era a Monza veniva molte volte nello spogliatoio col sorriso e ci raccontava alcuni aneddoti della vita, politica e non solo: era il suo modo di caricarci. Una volta ci invitò nella sua villa, con tutto a disposizione e promise, ai calciatori che vincevano magari la classifica marcatori e a chi prendeva meno ammonizioni, di regalare qualcuno dei suoi quadri". 

Come detto prima, lei lasciò i brianzoli a febbraio 2021. E’ vera la storia che quando andò via, alcuni suoi compagni di squadra andarono da Galliani per chiedergli di farla rimanere? 

"Confermo, furono soprattutto Bellusci e Boateng a insistere. Apprezzai tantissimo anche perché non mi era mai successa una cosa come questa in carriera. Ero stato vice capitano ed ero considerato un leader dello spogliatoio". 

Peraltro in quella stessa rosa c'erano anche Carlos Augusto e Frattesi. Di entrambi si sta parlando tantissimo in chiave calciomercato. 

"Carlos Augusto era al primo anno in Italia ma si vedeva che non c’entrava nulla con la Serie B. Frattesi invece fece fatica all’inizio, ma dopo esplose a metà stagione e divenne una pedina indispensabile". 

Frattesi è accostato a tanti club, in quale lo vedrebbe meglio? 

"Fare un nome è difficile, ma di certo dovrebbe andare in una squadra che sfrutti molto gli inserimenti da dietro. Lui è bravissimo negli inserimenti". 

Tornando a lei e al presente, dove vedremo Fossati la prossima stagione? 

"Ho già ricevuto alcune offerte che sto valutando col mio agente, ma ad oggi nulla di concreto. Mi farebbe piacere continuare all’estero, ma anche un eventuale ritorno in Italia sarebbe bello".

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