Il nome Schumacher è strettamente legato alla storia della Formula Uno, non a caso è ancora oggi amatissimo. Solo ora emerge un retroscena
Sette titoli mondiali in Formula Uno non si vincono certamente per caso, anzi a poter raggiungere un traguardo simile può essere solo un grandissimo. Ed è proprio per questo che il nome di Michael Schumacher entra a pieno titolo nella storia del Circus, nonostante siano ormai passati anni dal suo addio. Anzi, ancora adesso sono tanti i giovani piloti che decidono di ispirarsi a lui quando si avvicinano a questo mondo.
Se possibile, l’incidente sugli sci che ormai diversi anni fa ha cambiato la sua vita per sempre ha contribuito ad alimentare l’affetto nei suoi confronti. Le notizie sulla sua situazione attuale sono pochissime, e tutti non possono che augurarsi di poter davvero ricevere notizie positive su di lui, nonostante le speranze siano ridotte al minimo.
Pensare di ripetere le gesta di Michael Schumacher in Formula Uno è tutt’altro che semplice, non a caso a lui non può che essere legata anche la Ferrari, che con lui è tornata a vincere (anche se l’ultimo a conquistare un titolo è stato Kimi Raikkonen).
Schumacher: un’eredità difficile da raccogliere
L’unico a eguagliarlo nel palmares è stato Lewis Hamilton, che potrebbe ancora superarlo, anche se in questa stagione riuscire a farcela è tutt’altro che semplice, in considerazione del predominio di Max Verstappen.
Nel mondo dello sport, però, il DNA può spesso avere un ruolo importante ed è per questo che tanti non hanno potuto che essere felici quando il figlio Mick ha annunciato di voler seguire le sue orme e approdare nel Circus. Pur essendo ancora giovanissimo, però, il ragazzo non ha finora avuto una carriera troppo fortunata.
Vedere approdare Mick Schumacher nella Ferrari Driver Academy aveva suscitato un moto di commozione in tutti gli appassionati, all’idea di vedere un altro componente della famiglia poter guidare la “Rossa”. Questa esperienza non si è rivelata però del tutto positiv e lo ha spinto a cambiare strada finendo in un’altra scuderia a cui il papà è legato, la Mercedes, anche se solo da terzo pilota.
La determinazione non manca però al ragazzo, che vorrebbe guadagnarsi un sedile in visto della prossima stagione e dimostrare di poter fare bene in un ambiente competitivo come quello del Circus.
In realtà, tutto è sfumato all’ultimo, come emerso dal racconto di Franz Tost: Mick era a un passo dall’Alpha Tauri, che ha poi preferito concentrarsi su Nyck De Vries, su iniziativa di Helmut Marko. “Mick Schumacher non aveva più un sedile, ma era la mia prima scelta quando abbiamo capito la situazione di Pierre Gasly – ha detto ai microfoni di Formel1.de -. Ho pensato a Mick, che è molto meglio di quanto venga percepito all’esterno, fino a Monza non era chiaro chi sarebbe stato il nostro pilota. Ora, però, gareggiando con Nyck, non c’è altro su cui discutere”.