Bruno Bogarelli, ex dirigente della Fininvest, ha parlato a Sportitaliamercato: "Berlusconi è sempre stato avanti esistenzialmente, aveva questa capacità di capire le cose e metterle a disposizione di quello che a lui sembrava il meglio delle situazioni. In questo era impareggiabile, non è una sviolinata. Io l'ho sempre chiamato dottore, il titolo di Cavaliere l'ha raggiunto nel corso della vita. Con lui ho vissuto esperienze ineguagliabili. Aveva la capacità di vedere le situazioni e capirle: il fatto di capirle, oltre che vederle, era un suo plus, una sua capacità assoluta. E lui ha sempre fatto il meglio per migliorare il contesto in cui si adoperava. Era unico nelle interpretazioni e nelle visioni delle cose prima degli altri. E' sempre stato lo stesso: questa capacità che aveva era innata e ne ha sempre fatto l'uso migliore negli interessi della comunità. Era un fatto oggettivo della sua vita e della sua esistenza. Quello che Berlusconi è riuscito a fare è ineguagliabile e lo resterà".
Monza?
"Non era una cosa assoluta, era una sua capacità di cogliere le situazioni e di metterle a profitto o a favore degli aspetti migliori delle aziende. Ha messo a disposizione questa capacità del sistema in ogni sua attività. L'ho conosciuto grazie ai diritti della NBA. Allora mi occupavo di pallacanestro e nelle varie peripezie mi sono trovato tra le mani l'NBA".
Era sempre sul pezzo. Ma come faceva?
"Aveva questa capacità: una dimensione umana inarrivabile. Spesso impensabile per chi non l'ha conosciuto, aveva una generosità di base. Riusciva a trasportarla dove la sua intelligenza lo conduceva. Questa era la cosa unica. Suona un po' come una sviolinata, ma era un fatto oggettivo. E' sempre riuscito a trasformare il bene in un bene fruibile e comune. Questa è stata la sua dote principale".