È stata una serata di sogni e di speranze per l’Inter di Simone Inzaghi, sconfitta solo da un bel gol di Rodri nella finale di Champions League. Un boccone amaro da digerire dopo una gara che i nerazzurri hanno domato, rischiando prima di vincerla e poi di pareggiarla immediatamente dopo il vantaggio del City. Dall’altra parte il Manchester City rompe la maledizione di Pep Guardiola che rivince la Champions dopo 12 anni.
Alla squadra di Simone Inzaghi rimane la consapevolezza di aver fatto il massimo. L’Inter ha fatto un percorso straordinario. A cominciare dal girone in cui ha avuto il merito di eliminare il forte Barcellona di Xavi, uscendo imbattuto dal Camp Nou e vincendo a San Siro. Il percorso ad eliminazione diretta non ha avuto intoppi. Quattro successi e due pareggi per raggiungere la finale di Champions, l’Inter ha avuto anche quel pizzico di fortuna che serve per le grandi imprese. La soddisfazione della vittoria dell’euroderby di semifinale è stata impagabile, così come la gioia dei tifosi di andare ad Istanbul. Gli stessi sostenitori che stamattina hanno accolto la squadra a Milano con cori e applausi, orgogliosi della gara di ieri.
Certo ci saranno dei rimpianti in casa nerazzurra. L’incredibile sequenza della traversa di Dimarco e la ribattuta respinta involontariamente da Romelu Lukaku lascia qualche rimpianto. Un piccolo incubo che continua dalla finale di Europa League del 2020. In quell’occasione, lo stesso attaccante belga fu decisivo in negativo con la deviazione che beffò Handanovic per il 3-2 e la respinta sull’occasione di Sanchez per il pareggio. Ma Simone Inzaghi e la società devono sicuramente guardare il lato positivo della stagione e gli ottimi risultati conseguiti: due coppe e la finale della Champions.
La vittoria del Manchester City sull’Inter ieri nella finale di Champions League consacra definitivamente i citizens a big del calcio europeo. Quello della squadra di Manchester è stato un percorso lungo. Il club ha dovuto affidarsi alla guida di Guardiola, costruendogli attorno un club a sua immagine e somiglianza. La proprietà ha supportato il tecnico con gli investimenti che Pep riteneva fondamentali per il successo del progetto e quello di ieri il coronamento. Ovviamente, Guardiola non si accontenta. Ieri, dopo la vittoria, ha detto; “Molti club vincono la Champions e scompaiono. Noi dobbiamo evitare questo”, una dichiarazione che lascia intendere che il City e il City Football Group, attorno a sé continuerà a crescere.
Anche la città inglese, con la vittoria del Manchester City, acquisisce un ruolo centrale nella geografia del calcio europeo. I blu diventano la seconda squadra di Manchester a vincere il titolo e Manchester la seconda città ad avere due formazioni Campioni d’Europa, dopo Milano che deteneva il record dal 1964.
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