Impresa compiuta, l’Italia under 20 del CT Carmine Nunziata è approdata alla finale del Mondiale di categoria. La rappresentativa azzurra ha conseguito un risultato storico, frutto di un movimento che lentamente sta ricominciando a formare calciatori di livello. L’under 20, infatti, non era mai arrivata alla finale della manifestazione iridata. Gli Azzurrini, al massimo, si erano arresi nelle ultime due edizioni all’altezza delle semifinali. Ora l’appuntamento è domenica alla 23 per la finale contro l’Uruguay, che ha battuto Israele.
ITALIA UNDER 20 TRASCINATA DAL TALENTO
Ora per gli Azzurri si aprono dunque le porte della finale. Un grande percorso quello della squadra di Nunziata che è stata trascinata dalla voglia e dal talento delle sue stelline. Ieri è andato ancora in rete Cesare Casadei. Il centrocampista del Chelsea non si ferma più, è arrivato a quota 7 reti nel torneo (capocannoniere assoluto) e sta dimostrando il motivo per cui i Blues hanno speso 20 milioni per strapparlo all’Inter la scorsa estate. Ma con lui, in questo torneo, ha brillato anche la stella di Tommaso Baldanzi e ieri è stata la notte di Simone Pafundi.
Il 17enne gioiellino dell’Udinese, su cui Roberto Mancini punta tantissimo, è stato convocato per il Mondiale per la prima volta con l’under 20. Ha esordito proprio nella prima gara col Brasile, giocando poi per tutto il girone. Saltate le due gare con Inghilterra e Colombia, Pafundi ha firmato il 2-1 con un capolavoro su punizione dal limite, a togliere le ragnatele da sotto l’incrocio dei pali.
IMPRESA STORICA
Per l’Italia under 20 comunque quella di quest’anno rimarrà un’impresa storica. Gli Azzurrini arrivano in finale per la prima volta alla 23^ edizione del Mondiale under 20. Nemmeno nei momenti più floridi per la produzione di talento da parte dei settori giovanili italiani, l’Italia era mai stata in grado addirittura di qualificarsi. I migliori risultati fino al 2009 erano stati due quarti di finale. I miglioramenti delle ultime edizioni con le semifinali e la finale di quest’anno fanno ben sperare in vista del prossimo futuro del calcio italiano. Si deve ripartire dal talento purissimo di giocatori come Baldanzi, Pafundi e Casadei.