Tra non molto verrà definito il futuro di Morbidelli, pilota che conta di continuare a correre in MotoGP con il team factory Yamaha
Ci sono alcuni piloti della MotoGP che non sanno ancora dove correranno nel 2024. Tra questi c’è Franco Morbidelli, che è in scadenza di contratto con la Yamaha e che deve impegnarsi per guadagnare il rinnovo.
Finora l’italo-brasiliano non sta disputando una stagione esaltante. Ha avuto un exploit in Argentina con i due quarti posti nella sprint race e nella gara principale, ma per il resto non ha impressionato. Colpa sua e anche di una M1 che si sta rivelando una moto non all’altezza di competere per le migliori posizioni. Anche un campione come Fabio Quartararo sta faticando un po’ e si lamenta costantemente dei problemi con i quali deve fare i conti.
La stagione MotoGP ora attraverserà una fase che può essere decisiva per il futuro di Morbidelli. Prima della pausa estiva ci sono tre gare nelle quali il pilota deve cercare di non fallire. Innanzitutto quella al Mugello che si disputa nel prossimo weekend. Forse sarà la più difficile, perché le Ducati in Toscana volano. Poi arriveranno Sachsenring e Assen, piste che possono essere favorevoli alla M1.
Il team Monster Energy Yamaha dovrebbe prendere una decisione dopo questo tris di gran premi. Trapelano già dei rumors sulla possibilità che Morbidelli possa firmare un rinnovo annuale, restando almeno per il 2024. Lo riporta il sito Corsedimoto.com.
La casa di Iwata non ha grandi alternative. Ha scelto di non promuovere Toprak Razgatlioglu dal Mondiale Superbike e difficilmente riuscirà a convincere Jorge Martin a lasciare la Ducati del team Pramac. Prendere un giovane dalla Moto2 può essere un rischio. Piace molto Pedro Acosta, però è legato contrattualmente alla KTM, che intende tenerselo stretto.
Morbidelli potrebbe rimanere in Yamaha anche per assenza di validi sostituti. Chiaramente, è fondamentale che faccia dei risultati nelle prossime gare e che giustifichi così l’eventuale rinnovo del contratto. La squadra deve aiutarlo a essere più competitivo con la M1, un prototipo che nel corso degli ultimi anni ha perso le qualità che l’avevano reso vincente in passato.
Frankie ha vinto un titolo mondiale Moto2 ed è stato vice-campione MotoGP 2020, non è certamente un pilota lento. Sicuramente si è un po’ smarrito guidando una moto diventata troppo diversa da quella che gli aveva permesso di fare dei podi e delle vittorie in top class qualche stagione fa. Se la Yamaha gli viene incontro, lui può tornare a essere un protagonista.
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