Un epilogo amaro, già il secondo in realtà, che manda definitivamente in archivio la stagione della Fiorentina. Due finali in quindici giorni che negano il sorriso alla squadra di Vincenzo Italiano. Dopo la Coppa Italia sfuma anche la Conference League che si aggiudica il West Ham.
La più giovane coppa europea lascia l’Italia. La possibilità di bissare il successo dello scorso anno della Roma è stato reale e concreto fino al 90’, ma a Praga l’Inghilterra ha avuto la meglio e il volo per Londra è già ripartito.
Con un penalty trasformato da Benrahma, e la rete all’ultimo respiro di Bowen il West Ham punisce la Viola e rende vano il gol di Bonaventura.
Stesso copione della finale di Coppa Italia e la Fiorentina paga pegno
Imparare dagli errori commessi è forse la prima regola da tener a mente nelle grandi sfide del calcio, e perché no della vita in generale. Freschi di sconfitta contro l’Inter i Viola hanno però rimosso questo concetto e puntando solo sull’ottima prestazione dell’Olimpico hanno riproposto lo stesso copione per la sfida agli Hammers. Anche a Praga il bel calcio mostrato dalla Fiorentina ha avuto un ruolo da protagonista ma ciò non è bastato a impedire ai toscani di tornare a casa a mani vuote.
Beffata sul tempo, come sull’azione che ha portato al definitivo 2-1, la stessa che ha castigato la Viola più volte in questa stagione. L’imbucata di Paquetà per Bowen che si lascia dietro i due centrali e sul filo del fuorigioco insacca alle spalle di Terracciano.
Stagione storica, ora si programma il futuro
Un finale di stagione che senz’altro non rende giustizia all’ottimo percorso in ascesa condotto da Italiano e dai suoi uomini durante quest’annata. Una Fiorentina in crescita che ha dimostrato in lungo e in largo di meritare palcoscenici importanti, è mancata la lucidità proprio al fotofinish. Il traguardo è stato ad un passo per ben due volte, la possibilità di scrivere una pagina di storia era vicinissima. Ma questa stagione rimarrà comunque negli annali dei toscani, perché la Viola prima d’ora non aveva mai disputato ben 60 gare in una singola stagione. Adesso non resta che rimboccarci le maniche e iniziare a programmare la prossima stagione, sui passi di quanto fatto in questa appena conclusa. L’interrogativo più grande permane quello inerente al tecnico già da tempo nel mirino del Napoli campione d’Italia.