Nessun giro di parole, viene detto chiaro e tondo e fraintendere è impossibile: Massimiliano Allegri resta alla Juventus e la sua posizione non è mai stata messa in discussione.
A comunicarlo è stato il direttore generale del club bianconero, Maurizio Scanavino, che ai microfoni di Sky Sport ha fatto il punto su più questioni lasciate in sospeso a stagione conclusa.
Scanavino: “Allegri mai stato in discussione”
Un finale tortuoso a culmine di un’annata più che turbolenta che in casa Juve ha rotto ogni equilibrio creato negli anni. Adesso si tirano le somme sulla stagione da poco conclusa inevitabilmente compromessa dalle vicende giudiziarie e si gettano le basi per la prossima. In primis viene sfatato il tabù legato alla guida tecnica, Allegri non andrà via: “Allegri non è mai stato in discussione”. Esordisce così il direttore generale Scanavino, per poi continuare: “Con lui c’è totale condivisione di tutti gli scenari futuri, dal mercato, alla parte sportiva, al quadro economico-finanziario della società. Con Allegri abbiamo incontri e contatti quotidiani da sempre. In questi mesi abbiamo attraversato insieme questa bufera, il nostro rapporto si è consolidato in tempi molto rapidi.
Non sono mancati momenti di confronto, anche accesi in alcuni casi, ma con critica costruttiva e autocritica. Con la volontà di fare il meglio per i giocatori e la società. Nella bufera che abbiamo vissuto abbiamo operato bene, non solo dal punto di vista delle performance sul campo; ma che alla fine hanno portato a un terzo posto sul campo e ad essere ad un passo dalle finali nelle due competizioni. L’inizio di stagione non è stato eccellente, e nel finale di stagione c’è stato il crollo legato a questioni psicologiche”.
Malumore diffuso tra i tifosi, Scanavino risponde
Il mancato raggiungimento della finale di Europa League, la conquista solo del posto in Conference League e il settimo posto in Serie A hanno ampiamente contribuito ad aizzare un malumore condiviso da parte dei tifosi bianconeri, ma Scanavino si rivolge proprio a loro: “Comprendiamo il malumore dei tifosi. Sicuramente anche loro sono stati sulla nostra stessa barca. Hanno avuto anche loro un’altalena emotiva significativa. La Juve arriva da momenti straordinari e questa situazione non ci ha aiutato ad avere i risultati che avremmo voluto avere.
Futuro? Bisogna avere i piedi per terra. Anche con questa conferma non necessaria di Allegri abbiamo messo punti fermi. Lui è la persona più adatta a darci continuità sul piano sportivo, ma ci sono ancora aspetti da risolvere e alcune componenti economiche-finanziarie non sono facili da gestire. Massima umiltà, massimo impegno e totale autocritica che ci possa portare a una rotta migliore sul piano dei risultati sul campo e anche esprimendo un gioco migliore, anche se nell’ultima fase c’è stata la difficoltà extra-campo”.
Allegri rimane, è la scelta più comoda?
Insomma, è ora di trarre delle conclusioni. Il futuro della Juve viene ancora una volta consegnato nelle mani di chi ha fatto parte del passato, storico o recente che sia. La seconda era Allegri prosegue in cerca di una terza chance, che ha tutta l’aria di essere una sorta di prova del nove. Il dissenso è diffuso, la tifoseria verosimilmente attendeva una rivoluzione come segnale forte da parte della società, o in mancanza di questa un passo indietro da parte del tecnico stesso. Viene forse più semplice intendere questa mossa come la più comoda da attuare, in termini economici e non solo. Per gli appassionati della Vecchia Signora adesso non resta che ridare fiducia ad Allegri, per una stagione che possa quantomeno riscattare quella appena archiviata.