Non rimaneva che sperare in un passo falso della Roma, ma così non è stato e per la Juventus non c’è alternativa: ci si accontenta dell’ultimo posto disponibile per l’Europa, non è un biglietto in prima classe e neanche seconda è la Conference League. C’è chi storce il muso e chi invece spera che questo sia il verdetto definitivo perché dietro l’angolo potrebbe esserci l’ennesima sorpresa della stagione, stavolta targata Uefa.
La possibilità che la Uefa blocchi la Juventus per una stagione nella competizione europea è assolutamente reale e quotata.
Alla Juve non è bastata la vittoria sul campo dell’Udinese, arrivata di misura grazie alla rete di Federico Chiesa, per agguantare l’Europa League perché sia Atalanta che Roma hanno chiuso in bellezza la stagione con dei successi. Quella dei giallorossi appariva a partita in corso come la chance più calda, ma a “spedire all’inferno” la Vecchia Signora è stato il suo ex più discusso, Paulo Dybala. L’argentino ha regalato il successo alla Roma dal dischetto e in pieno recupero, condannando la Juventus alla terza competizione europea.
Un campionato tutt’altro che lineare, che giunge alla fine e vede i bianconeri stremati. Le vicende extracampo che hanno accompagnato la squadra per trequarti di stagione hanno enormemente inciso sul rendimento di quest’ultima, dal punto di vista fisico e mentale. Una gestione fallimentare da parte della giustizia sportiva che per quanto dir si voglia, verosimilmente ha contribuito a falsare l’intera stagione.
Un togli e metti di punti che ha creato solo confusione, per la Juve e per le rivali. Nessun alibi sia chiaro, probabilmente sarebbe cambiato ben poco considerando anche la cavalcata irrefrenabile del Napoli e l’ottimo percorso delle altre big in Europa. Ma ad oggi ci troviamo a raccontare un finale già scritto da tempo e facile da intuire, che con tutta probabilità subirà a breve l’ennesima modifica.
Resta da discutere sul futuro, ma programmare non risulta semplice considerando sconosciuto anche l’imminente domani. Si parla di rivoluzione, ma poi si cade in sentimentalismi nostalgici che già troppe volte hanno guastato in passato.
“Allegri out” è in tendenza ormai da settimane. La seconda vita del tecnico alla Juve realmente non ha mai conosciuto luce e stavolta il tunnel sembra non conoscere via d’uscita. La decisione spetta alla società come ha ribadito lo stesso allenatore ai microfoni della stampa fino a ieri sera. Poi la parentesi direttore sportivo, ai piedi del Vesuvio Giuntoli è ormai praticamente con le valige in mano. A Torino si freme per averlo dopo quanto fatto a Napoli e l’ufficialità potrebbe arrivare già nel corso di questa settimana.
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