Giornata molto difficile in casa Milan, con le ultime notizie che vedono Paolo Maldini a un passo dal lasciare il suo incarico all'interno della società rossonera. In diretta dagli studi Sportitalia, durante la trasmissione "Aspettando Calciomercato", il giornalista ed esperto di calciomercato Alfredo Pedullà ha commentato la situazione del club rossonero, dando anche dei possibili risvolti sul mercato. Queste le sue dichiarazioni:
"C'erano già frizioni, noi le avevamo anticipate. Già dopo la vittoria dello Scudetto Maldini rinnova il suo contratto solo il 30 giugno, quasi fuori tempo massimo. Poi ci sono tanti fattori, tra cui le operazioni che ha dovuto fare sul mercato per rispettare i paletti della proprietà. Io non credo però sia un problema esclusivamente di calciomercato, il rapporto non è mai stato idilliaco e le parti avevano idee completamente diverse. Questo ha portato a una frattura in un momento molto importante del mercato: Maldini aveva già lavorato a situazione come quelle di Kamada, Arnautovic – individuato come sostituto ideale di Ibrahimovic – e ora tutte le carte verranno rimescolate. La questione Maldini non è una bomba di oggi, è deflagrata oggi ma aveva una lunga rincorsa."
"Non è giusto così, Furlani sarà stato determinante per il rinnovo di Leao, ma Maldini, icona del Milan, stava lavorando ad altre operazioni. Non è giusto nella gestione della bandiera. Ci sono modi e modi per salutarsi. Comunque Maldini è Maldini: avrà sbagliato ma resta Maldini. E non è che la gestione americana possa tranciare tutto con un comunicato nella notte tra il cinque e il sei".