L’Inter di Simone Inzaghi chiude al meglio una stagione da montagne russe: l’0 a 1 a domicilio contro il Torino permette ai nerazzurri di chiudere al terzo posto in campionato e di potersi concentrare al meglio e con il morale adeguato al prossimo, grande appuntamento, quello di sabato contro il Manchester City. Ad Istanbul tornerà a disposizione Federico Dimarco, rimasto precauzionalmente ai box nell’ultima uscita, mentre rimane in dubbio la presenza fra i convocati di Joaquin Correa, Milan Skriniar ed Henrikh Mkhitaryan.
Per parlare della finale è intervenuto in esclusiva ai microfoni di SPORTITALIA l’ex centrocampista dei citizens, Paul Bosvelt, oggi allenatore, con un trascorso nella nazionale olandese Under 23.
Che finale si aspetta?
“Penso che l’Inter lascerà il pallino del gioco al Manchester City, cercando di fare male in contropiede. La squadra di Guardiola ha dimostrato di avere dei punti deboli e di poter essere battuta, ma è in grande forma in questo periodo”.
Quali sono le armi che avrà l’Inter, per vincere?
“Chiaramente l’Inter è una squadra che ha molta qualità e che può anche giocare sul risultato, quando serve. Credo che in una serata del genere, ogni piccolo dettaglio od episodio potrà fare la differenza”.
Lautaro-Haaland: uno di questi due giocatori può vincere il Pallone d'Oro?
“Penso che Haaland in particolare abbia avuto una stagione fantastica fino ad ora. I suoi numeri dicono tutto”.
Qual è il suo pronostico?
“Penso che il risultato finale sarà 3-1 per il Manchester City”.
Pensa che Dumfries meriti di giocare sabato?
“Ho lavorato con Denzel quando facevo da assistente nella Nazionale Under 23. Penso che uno come lui possa sempre aiutare l’Inter. In Nazionale ha dimostrato di essere una grande minaccia offensiva per l’avversario di turno”.
Quali sue qualità l'hanno colpita maggiormente?
“La sua mentalità e il strapotere in avanti. Oltre a questo, mi ha colpito, fuori dal campo, la sua persona”.