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Roland Garros, momento no per Sinner

Non è un momento facile per Jannik Sinner che, ieri, è stato eliminato dal Roland Garros da Daniel Altmaier. Il numero 1 del tennis italiano ha dovuto arrendersi in 5 set (6-7 7-6 1-6 7-6 7-5) al tennista tedesco. Un risultato incredibile per Altmaier, numero 76 al mondo, che ha giocato un match perfetto sfruttando l’ennesima giornata no del tennista di San Candido.

SINNER, UN ROLAND GARROS DA DIMENTICARE

Il Roland Garros di Jannik Sinner meno di una settimana. Dopo aver schiantato al primo turno Alexandre Muller, il tennista italiano è uscito al secondo turno. Un danno importante dal punto di vista della classifica perché solo un anno fa, Sinner era arrivato fino ai quarti di finale, perdendo solo contro Rafa Nadal (quest’anno costretto al forfait per via dell’infortunio che lo perseguita). La partita contro Altmaier ha messo in mostrato un Sinner stanco e incapace di reggere la pressione di una partita lunga al meglio dei 5 set. Non ha funzionato purtroppo nemmeno la testa. Le difficoltà fisiche e tecniche contro Altmaier sono cominciate fin dall’inizio, ma nemmeno la vittoria netta per 6-1 nel terzo set ha dato la spinta a Jannik.

JANNIK, CHE COSA SUCCEDE?

Quello al Roland Garros è il secondo KO inatteso per Sinner. Solo due settimane fa, il tennista allenato da Simone Vagnozzi aveva ceduto agli ottavi di finale contro l’argentino Cerundolo. La sconfitta contro il sudamericano, pur in 3 set, è stata anche più netta, il tennista argentino ha lasciato appena 4 game a Sinner e ha portato a casa il passaggio del turno. Ora per Sinner c’è da analizzare che cosa sta accadendo. Due sconfitte come queste con due tennisti chiaramente di inferiore talento, devono forzatamente indurre Jannik e il suo staff a ragionare sul futuro. L’ex tennista italiano Paolo Bertolucci ha commentato dando la sua opinione su quel che sta accadendo. Secondo l’ex vincitore della Coppa Davis con gli azzurri “la palla di Sinner viggia meno di 1 o 2 anni fa“, un problema di potenza dunque, probabilmente dovuto anche alla tecnica del colpo. Ma sarà veramente così o è solamente un problema di testa?

Stefano Francesco Utzeri

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