Il Brescia torna in Serie C dopo 38 anni, salvo il Cosenza

Il Brescia firma la sua condanna e 38 anni dopo l’ultima volta torna in Serie C, è il Cosenza ad avere la meglio nel doppio confronto e salvare il proprio posto tra i cadetti. Al Rigamonti termina 1-1, ma per i calabresi vale oro il gol di scarto della gara d’andata e la permanenza in Serie B viene conquistata.
Un finale che indigna il mondo del calcio e che si discosta ampiamente dai valori dello sport. La partita viene interrotta al 96’ quando mancano pochi istanti al triplice fischio.

I sostenitori delle Rondinelle danno il via a uno scontro violentissimo che inizia con il lancio di fumogeni e altri oggetti verso il rettangolo verde e sfocia con l’invasione di campo, il tutto dopo il gol del pari per gli ospiti.
Non ci sono i presupposti per far riprendere la gara in sicurezza. Il triplice fischio arriva a gioco fermo e non si fa festa, il Cosenza saluta e ringrazia i tifosi sotto la curva e rientra velocemente negli spogliatoi.

Primo tempo: poche occasioni, tanto nervosismo

Davanti a uno stadio Rigamonti gremito come non si vedeva dal pre pandemia, Brescia e Cosenza scendono in campo con la consapevolezza di giocarsi una sfida da tutto o niente. Il nervosismo è palpabile e l’atmosfera è da subito caldissima. La prima occasione per sbloccare il match è del Brescia con un tiro da fuori area di Listkowski al 15’, Macai para ma Rodriguez tenta il tap-in mancando di poco la rete. Tra un’ammonizione e l’altra si è visto poco bel calcio, solo tanta fisicità. Al 35’ è Karacic a tentare un cross dalla destra, ma la difesa degli ospiti è vigile e smorza prontamente. La prima frazione di gara termina a reti inviolate.

Secondo tempo: Brescia propositivo, il Cosenza beffa nel finale

In avvio di ripresa non cambia il copione, il ritmo è pressoché lo stesso e le emozioni legate al gioco sul campo sono quasi nulle. Solo al 67’ arriva un brivido per il Brescia: Van De Lodi, appena subentrato spara dai venti metri un potente tiro con il sinistro, ma centra la traversa.

Due minuti più tardi ancora le Rondinelle cercano lo specchio della porta sugli sviluppi di un corner, la sfera termina nella mischia ma si torna al tiro dalla bandierina. L’ha cercato, voluto e finalmente ottenuto al 74’ il gol del Brescia arriva e porta la firma di Bisoli. Cross basso in area da Rodriguez che intercetta il compagno, Micai viene spiazzato e la sfera termina appena sotto la traversa per l’1-0. Con il seguente parziale si ristabilisce la parità con il match d’andata.

Il Brescia spinge e cerca il raddoppio, le Rondinelle di mister Gastaldello sono stati i protagonisti indiscussi di questo secondo tempo. Ma a ribaltare tutto arriva Meroni a recupero inoltrato (95’), gela il Rigamonti con un’incornata da palla inattiva che a 45 secondi dalla fine decide la sfida.
Pioggia di fumogeni verso il campo, la curva del Brescia mostra il suo lato peggiore, da li in poi il caos. Le squadre vengono immediatamente fatte rientrare negli spogliatoi, le forze dell’ordine intervengono con tanto di assetto antisommossa, ma la situazione è verosimilmente impossibile da placare.
La gara non riprende e il dado è tratto. Il Cosenza resta in cadetteria, mentre il Brescia torna in Serie C, l’ultima volta nel 1985.

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